. Dalla frontiera la strada scende velocemente e di conseguenza la temperatura aumenta, cominciamo a spogliarci e a goderci l'aria calda. Il traffico è caotico e i moltissimi camion di certo non facilitano la guida, le onnipresenti buche sono sempre li pronte a castigarti appena volgi lo sguardo anche se per pochi secondi comunque siamo felici di essere in un nuovo paese tutto da scoprire. Causa lavori di ampliamento della carreggiata siamo costretti a soste anche di trenta minuti accorciando cosi sempre di più i tempi, al solo pensare di guidare di notte su queste strade mi vengono i brividi ma dopo essere passati oltre la capitale che si trova quasi a 2000 metri di quota facendoci congelare dal freddo,ci siamo resi conto di potercela fare, di grande aiuto per trovare la strada giusta nelle decine di svincoli completamente privi di segnaletica è Maps.Me una applicazione da scaricare sul cellulare che funziona off line ovvero senza bisogno di connessione internet, qualche volta si inceppa ma basta aspettare qualche secondo per avere info precise. Certo che 250 km non sono molti se pensiamo a casa nostra ma qui e tutto diverso e poi con la Cinesina e i suoi 18 cavalli di certo non siamo dei missili. Arriviamo ad Antigua all' imbrunire, il solito colpo di fortuna ci fa trovare un ostello in centro, la camera è super basic ma paghiamo solo 9 euro in due e la moto dorme vicino a noi, siamo chiaramente stanchi ma la voglia di scoprire la città ci fa uscire a cenare in un bel locale al lume di candela, insomma la solita giornata ricca di belle sensazioni con un pizzico di avventura. Belli riposati al mattino partiamo alla scoperta di Antigua, la città si trova in un aerea montuosa, é dominata da vulcani attivi come quello di Agua, del Fuego e del Acatenango che incutono un po di timore perchè il loro fumo è quasi sempre visibile ma tutti sembrano tranquilli e rilassati, le sue strade lastricane in pietra si intersecano formando una rete perfetta, le case colorate, le chiese i suoi bei negozi e ristoranti ti fanno passeggiare con piacere scrutando dentro giardini tenuti con cura e godendo di tantissimi piccoli particolari che rendono questa città affascinante e un poco misteriosa.
VISTA SU ANTIGUA |
E' il 23 novembre quando arriviamo sul lago Atitlan avendo sbagliato strada sbuchiamo sul grande specchio d'acqua da una altura e lo spettacolo che ci si presenta davanti ci toglie il fiato, tre grandi vulcani dominano il lago di color smeraldo e le sue rive sono punteggiate da innumerevoli paesini, siamo a 1500 metri slm l'aria è frizzante e piacevolmente fresca.
ATITLAN
A Panajachel che è il centro turistico più sviluppato troviamo un bel albergo tranquillo, pulito ed economico, da qui con una barca raggiungiamo i paesini costieri come San Pedro la laguna ,San Marco ecc. .Il giorno dopo in moto facendo un giro bellissimo visitiamo San Tiago e altre piccole frazioni , le tradizioni Maya qui sono ancora molto presenti immaginate che si parlano tuttora 15 dialetti e le donne indossano vestiti differenti così facendo tutti sanno da che paese provieni. IL MERCATO DI CHICHICASTENANGO |
Trascorriamo in questa affascinante località lacustre 4/5 giorni per poi proseguire facendo una grande deviazione fino a Todos Santos (237 km). La peculiarità di questo paesino in alta quota negli altopiani guatemaltechi è che gli uomini indossano sempre abiti tradizionali e cosa insolita sono loro i più vistosi, hanno pantaloni a righe bianche e rosse, giacche a strisce multicolori e un piccolo cappello di paglia con un nastro blu, noi arriviamo in un giorno di festa e di conseguenza gli ubriachi completamente distrutti non si contavano c'era un' aria di allegria che ci ha contagiato e che ci ricorderemo per molto tempo.
UBRIACO A RIPOSO |
ASPARAGI GIGANTI |
GAS SEMPRE APERTO E SOGNARE |
VISTA DI SEMUC CHYAMPEY |
Dopo solo un ora di viaggio decidiamo di fermarci a Rio Dulce cittadina caotica e super trafficata il posto è famoso tra i viaggiatori in barca a vela perché qui vengono a rifugiarsi aspettando il passaggio della stagione dei tifoni essendo il luogo un braccio d'acqua che collega il lago omonimo al mare, qui facciamo un bel giro con il kayak
IL FORTE DI RIO DULCE |
Ci stiamo avvicinando al Belize ma prima ci fermiamo nella colorata isola di Flores affacciata sul lago Peten, la piccola isola si può girare a piedi in poco tempo alla sera ceniamo in uno dei bei ristoranti affacciati sul lago degustando le buone carni di un pesce che cresce solo qui.
FLORES E IL SUO LAGO |
Usiamo Flores come base per andare a visitare le bellissime rovine Maya di Tikal uno dei siti archeologici più imponenti ed importanti del centro America che raggiungiamo in moto in un ora. Il biglietto costa 20 dollari e non ti danno neanche un posto dove lasciare i caschi (stronzi). Tikal è immersa nella foresta la visita è accompagnata da scimmie, tucani ,coati, pappagalli colorati ecc.Le piramidi della città Maya più popolata dell'antichità ti appaiono all'improvviso svettando dalle folte chiome degli alberi, tutto è suggestivo ed affascinante, merita proprio una visita !!!!
TIKAL, UNA FAVOLA |
La strada che ci porta al confine con il Belize è finalmente perfetta e scorrevole abbiamo l'intenzione di trascorrere qualche settimana nel paese anglosassone ma le sorprese devono ancora iniziare. L'impatto con i poliziotti di frontiera è devastante, la domanda che mi viene rivolta in tono da far a pugni è: perché vieni a visitare il mio paese? Quanti giorni vuoi trascorrere ? Dove vai a dormire? E così via, io sinceramente volevo saltare il bancone e mangiarmi il poliziotto di colore mentre la Manu mi tirava i pugni sulla schiena, io rispondo, non lo so, dipende dalle condizioni meteo e da altri fattori perché viaggiamo in moto, lui mi risponde ti do' 15 giorni e poi devi uscire dal mio paese, ok rispondo, se sono tutti come lei penso di andarmene via prima, coglione !!!!!! Una volta uscito salgo in moto e un'altro poliziotto mi ferma, mi chiede il passaporto che consulta con una faccia disgustata, mi gira attorno due volte e poi sempre con quella faccia di merda mi sbatte il passaporto sul petto e mi dice vai via adesso, acchè io gli rispondo, io me ne vado quando e dove voglio tu non sei nessuno anzi ,you are realiy bad man stronzo bastardo maledetto, ero super incazzato e la Manu uguale così alla fine ci fermiamo a fare l'assicurazione della moto e attraversiamo tutto il fottuto Belize quasi senza mai fermarci (350 km) per raggiungere il tanto desiderato Mexico, arriviamo con il buio e sotto un diluvio universale ma super felici di aver raggiunto la agognata meta.
Continua.....