giovedì 4 dicembre 2014

MERAVIGLIE DEL RAJASTHAN AVVICINANDOCI AL NEPAL

3 MESI IN INDIA
Ora che abbiamo raggiunto  il punto più a sud del nostro viaggio in Rajasthan, cominciamo a risalire  avvicinandoci ogni giorno di più al Nepal che raggiungeremo più o meno verso fine settembre, ma andiamo con calma. Seguendo una bella strada che serpeggia tra verdi colline, con poca fatica raggiungiamo l' antichissima  città di  Pushkar da Ranakpur, questa è una meta che tutti gli Indù dovrebbero visitare almeno una volta nella vita perciò  ci si può immaginare la moltitudine di fedeli che invade le vie cittadine dando loro vita e colore come poche volte abbiamo visto in India. La città è raggruppata intorno ad un lago sacro circondato da 52 gat (scalinate che scendono fino all'acqua) dove i pellegrini hindu vanno a bagnarsi seguendo rituali religiosi. Fortuna ha voluto che noi arrivassimo nei giorni di festa in onore di Ganesh, le vie venivano percorse da carri che esponevano la statue e immagini della stessa seguiti da folle di persone che lanciavano petali di fiori e intonavano canti, il tutto condito da lanci di polveri colorate che tingevano di rosso porpora tutto e tutti, poi di sera migliaia di candele illuminavano tutto il perimetro del lago creando un' atmosfera surreale che ti coinvolgeva e che ti faceva volare con la mente in una dimensione sconosciuta e mai provata prima. Nei pressi dei ghat molto spesso si viene avvicinati da persone che offrendoti dei fiori poi ti accompagnano sulla lago per venderti qualsiasi mercanzia, tutto questo non ha niente a che vedere con la religione e con i veri religiosi ma solo bisogno di raccimolare denaro anche a discapito del carma che ogni hindu comportandosi bene dovrebbe migliorare. Qui approffitto di una officina Royal Enfield per cambiare i paraolio delle forcelle scoppiati giorni prima a causa dei dossi rallentatori che in India sono ovunque, sono altissimi e sopratutto mai segnalati,  mi sostituiscono anche l'olio idraulico mi puliscono la moto e mi ringraziano pure, il tutto spendendo 5 euro.
PUSHKAR



ORGIA DI COLORI






LAGO SACRO


BEL HOTEL 
OFFICINA AUTORIZZATA ROYAL ENFIELD 
Ho sempre tanta voglia di guidare, 4/5 ore per arrivare a Jaipur caotica capitale del Rajasthan, famosa in tutto il mondo per le pietre preziose e semi preziose. Jaipur è detta la città rosa perché tutti gli edifici della old city per legge dal 1876 devono mantenere questo colore, il rosa simboleggia l'ospitalità, entriamo in sontuosi palazzi e case antiche sempre immaginandoci come potesse svolgersi la vita anticamente in questi luoghi mistici  e suggestivi.
TUTTO IN ROSA




Poi finalmente dopo 6 ore di un tranquillo trasferimento su strade monotone ma decenti la nostra mitica Royal Enfield ci fa arrivare ad Agra dove il Taj Mahal è il monumento o meglio il mausoleo più famoso dell'India, seguendo il consiglio di un Indiano conosciuto per strada alloggiamo in un simpatico, pulito ed accogliente hotel dove un anziano mi controllava la moto 24 su 24 sempre felice di essermi utile senza chiedere denaro, come sempre non spendiamo mai più di 4/5 euro a notte per una camera con bagno, grandi finestre, carini ristoranti sul tetto con vista panoramica ovviamente sul Taj Mahal.  L'unica nota dolente della città erano folle di turisti frettolosi  con macchine fotografiche modello super cannoni che immortalavano il mausoleo con migliaia di scatti, i pullman scaricavano frotte di persone da tutto il mondo che dopo poco tempo se ne andavano felicissimi come bambini mentre noi stavamo seduti anche delle ore solo per vedere la vita di un mercato cittadino da soli ma avvolti da profumi e puzze che ti facevano presente ad ogni istante che ti trovavi nell'incredibile paese chiamato India. Il punto più bello per ammirare e fotografare il Taj Mahal si trova dalla parte opposta del fiume che scorre vicino al mausoleo dove noi ci siamo recati in moto al tramonto, queste sono le nostre foto più belle visto che non abbiamo visitato il mausoleo dall'interno perché il prezzo di 15 euro a testa che ci veniva richiesto ci sembrava esagerato e comunque per noi era una tassa sulla pelle bianca visto che tutti gli indiani anche quelli ricchissimi che arrivavano con l'autista pagavano solo poche rupie, molti non condivideranno questa nostra scelta ma fondamentalmente non ce ne frega niente perché diciamo sempre che allora per venire a visitare piazza S. Marco a Venezia ma anche molti altri siti italiani, dovrebbero far pagare agli indiani che vengono in Italia e che sono molto più ricchi di noi minimo 100 euro a testa, questa è la nostra opinione e rimane tale sempre rispettando tutto e tutti.


Adesso con le forcelle belle morbide la guida è ancora più rilassata e in due giorni arriviamo a Varanasi una delle città più antiche del mondo che è venerata come una delle sette città sacra dell'hinduismo. I pellegrini hindu arrivano fino ai ghat disseminati lungo il fiume Gange per lavare i peccati di una vita  o per cremare i corpi dei loro cari defunti, per gli hindu questo è un luogo particolarmente propizio per morire perché sarebbe possibile liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni. Noi alloggiamo presso un piccolo hotel che ci offre anche il parcheggio per la moto proprio sul ghat nominato Assi molto importante e famoso per le abluzioni, certo che vedere un'infinità di persone compresi anche molti bambini in tenera età lavarsi e immergersi praticamente in una fogna a cielo aperto ci faceva venire i brividi, ma la loro fede è così forte  che nei loro visi si poteva benissimo notare solo gioia e felicità per avere avuto la possibilità di arrivare fino a Varanasi anche da migliaia di chilometri di distanza. Assistiamo anche alla cremazione dei morti ovviamente senza far foto, purtroppo mai tranquilli perché assillati ogni istante da presunti guru che ci volevano raccontare la storia di Varanasi o da venditori di tutti i tipi, peccato, proprio un peccato cercavamo anche posti nascosti e isolati ma non avevamo scampo !!!!!!!! Nei cinque giorni trascorsi a Varanasi siamo stati rapiti dalla spiritualità  degli indiani, uno dei pochi momenti che siamo stati veramente tranquilli è stato quando abbiamo fatto un bel giro sul Gange a bordo di una barca osservando l'intensissima vita dei ghat  con le persone che lavano i panni fanno offerte praticano lo yoga ecc. ecc. un mondo che ruota  che vive e che muore sulle rive del Gange.
VARANASI
















Siamo in camera con tutte le cartine stradali aperte due guide ,internet e quant'altro..... ci stiamo preparando a lasciare l'India dopo 3 mesi e quasi 10000 km per andare in Nepal dove faremo trekking sulle montagne più alte del pianeta , sono felicissimo ma il pensiero di lasciare la mia moto per quasi un mese un po mi preoccupa, come farò senza la mia amata Royal Enfield?, lo so che ora direte che sono maniaco ma all'amore non si comanda !!!!!!!!

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