sabato 18 agosto 2012









I tre giorni previsti per raggiungere la costa est della Malesia sono magicamente diventati due  causa  ramadan e la conseguente impossibilità di mangiare durante il giorno e di trovare alloggio x la notte. Comunque i 360 km sono stati piacevoli solo quando attraversavamo le montagne per poi piombare nella solita noia di un paesaggio piatto e senza niente di particolare. Arrivati al punto d'imbarco sbrighiamo velocemente la questione biglietti e il parcheggio della tartaruga2 anche con l'aiuto di un gentilissimo personaggio conosciuto per strada. La velocissima barca con due motori fuoribordo 115 Yamaha in circa 40 min. ci trasborda all'isola più piccola delle Perhentian per esattezza Kecil. Pieni di entusiasmo ,vista la paradisiaca isola cerchiamo alloggio purtroppo invano provando in tutti i resort sia da una parte che dall' altra dell'isola sempre con gli zaini in spalla, ma essendo arrivati un venerdì  di agosto alle 17 di un week end di festa per gli abitanti di Singapore, non ci rimaneva altro che dormire in spiaggia. E così passiamo la più brutta notte del nostro viaggio. Umidità al 100%, zanzare assatanate, un diluvio alle 3 di notte non ci hanno fatto chiudere occhio per più di un minuto, così quando abbiamo visto le prime luci del giorno eravamo già sollevati. Fortunatamente poco più tardi ritroviamo una coppia di amici conosciuti alle Cameron highlands che ci trovano un bungalow vicino al loro, mai scelta fu più sbagliata ma questo lo scoprirete più avanti. La lunga spiaggia di sabbia bianca bagnata da acque limpidissime di color turchese ci hanno fatto dimenticare tutti i problemi e le nostre giornate si preannunciavano meravigliose. Passiamo le mattinate a fare snorkelling ammirando pesci e coralli stupefacenti a pochi metri dalla riva. Anche l'incontro con una tartaruga marina gigante che abbiamo accarezzato e ammirato su pochi metri d'acqua è stato un momento indimenticabile del nostro viaggio. Trascorriamo due giorni in compagnia di quattro coppie di italiani simpaticissimi con i quali condividiamo nuotate e cene in riva al mare in allegria. Tra di loro Alessandro ex fotomodello particolarmente apprezzato dalla Manu e da tutti anche per la sua simpatia Federico un ingegnere progettista dei motori Ferrari da corsa e non per ultimo Davide ideatore delle sorprese che tutti noi abbiamo trovato negli ovetti Chinder, la nostra salute era assicurata da Gabriele infermiere aTorino, tutti ovviamente accompagnati da splendide ed interessanti compagne di viaggio, a loro tutti vanno i nostri affettuosi saluti. Dei vari diving presenti sull'isola scegliamo il Turtle Bay Divers che con il suo staff ci ha accompagnati in splendide immersioni in svariati siti, sempre in sicurezza e con grande professionalità e simpatia, La Manu ora è sempre più sicura in acqua anche sui relitti con poca visibilità e molta corrente, la vedo proprio divertirsi e godere del mondo sommerso e di tutte le bellezze che questi mari ti possono offrire. La vita notturna è sempre allietata da musica in spiaggia e da bella gente che si diverte, non come i party a Ko Tao ma comunque coinvolgente e animata come quando in pochi minuti ci siamo trovati tutti a ballare sotto un acquazzone improvviso. Dopo una settimana indimenticabile quando al mattino la Manu si è recata a ritirare i passaporti, carte di credito e i contanti (1000 euro circa in dollari e moneta locale) che avevamo lasciato nella cassetta di sicurezza  all'interno della recepiton pagando il servizio, la sento gridare: Gino Gino ci hanno rubato tutti i soldi!!!!!!!!!! Purtroppo era tutto vero, la cosa peggiore è che il proprietario ridendomi in faccia sosteneva che i soldi non c'erano mai stati sapendo benissimo di mentire. La cassetta non era stata forzata e sicuramente con una seconda chiave aveva preso i soldi lasciando tutto il resto per dimostrare che noi potevamo non avere mai messo dei soldi con i documenti. La cosa era stata architettata perfettamente e a me che penso possiate immaginare il mio stato d'animo, non mi restava che scaricare la mia rabbia sfondando una parete di legno a pugni per poi andare a fare l'inutile denuncia alla polizia. Lascio a voi ogni considerazione altrimenti dovrei scrivere chissà quanto, comunque sia neanche questo assurdo episodio riuscirà a scalfire la nostra voglia di viaggiare. Certo la rabbia e tanta ma come diciamo sempre: E' DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE             PS Il resort dove siamo stati derubati si chiama Lemon Grass.

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