lunedì 14 gennaio 2013









Sono finite le vacanze al mare, 25 giorni di completo relax anche in ottima compagnia dei nostri amici francesi Juosè e Stefanie che abbiamo ritrovato in spiaggia dopo i bei giorni trascorsi in Laos e della bella compagnia  dei ragazzi/e di Avventure nel Mondo simpaticissimi e pieni di voglia di viaggiare ai quali auguriamo tutta la felicità possibile. Ora carichi di energia riprendiamo il viaggio e con un trasferimento "veloce" ritorniamo a Phnom Phenh dove lasciamo parte dei bagagli dagli amici Andrea e Margherita che ora vivono in città visto che faremo un giro ad anello per visitare la parte ovest della Cambogia inclusi i famosissimi templi di Angkor. La tartaruga dopo una lavata sembra nuova e molte persone ci chiedono di acquistarla ma la nostra compagna rimarrà con noi fino a tutto febbraio. Lasciamo la capitale senza problemi visto che ormai la conosciamo molto bene e imboccata la statale n.5 ci dirigiamo verso Krakor dove svoltiamo per Kompong Luong villaggio galleggiante situato sul lago Tonlè Sap. Una volta raggiunto il lago lo spettacolo che vediamo è da togliere il respiro, sopratutto per un veneziano. Troviamo alloggio presso una casa galleggiante dove per cinque dollari abbiamo assicurato anche il pranzo e la cena. La nonna, padrona di casa ci presenta tutta la famiglia compresi i bambini piccoli che ci guardano con sospetto fino a quando la Manu estrae dalla borsa dei palloncini gonfiabili guadagnandosi tutti i loro sorrisi. L'arzilla vecchietta mastica in continuazione delle foglie che aiutano e sollevano il morale ma le distruggono i denti che oramai sono tutti rossi e cadenti. Con mia sorpresa ci dice che possiamo prendere una piccola barchetta per girovagare liberi all'interno del villaggio che è composto da centinaia di case galleggianti ivi comprese officine, distributori di benzina cantieri navali, asili, scuole, chiese e tutti i negozi che si possono trovare in un comune villaggio di terraferma Cambogiano. Detto fatto saliamo a bordo e mentre io vogo a prua, la Manu secca (svuota) la barca dall'acqua che entra da tutte le parti, la sorpresa della gente locale nel vederci è assoluta tutti ci invitano a casa loro, ci offrono pesce essiccato al sole e birra fresca. Accettiamo l'invito di un signore che assolutamente voleva che sbarcassimo a "casa" sua e così dopo un po' eravamo quasi ubriachi e avevamo mangiato vari tipi di pesce che veniva essiccato sul tetto della "casa barca",non contento il signore ha voluto portarci a fare un giro sul lago con la sua potente barca insieme ai figli e amici. E' solo perché siamo veneziani che non ci ha preso un colpo mentre il tipo faceva il pazzo con un motoscafo dotato di un motore diesel che faceva più fumo di una ciminiera di Marghera e che sembrava scoppiare da un momento all'altro. Rientrati sani e salvi ma bagnati fradici ci siamo congedati dalla simpatica famiglia cantando xe no i xe matti no i voemo !!!!!!!!! Alla sera (ore 18) abbiamo cenato in compagnia di tutta la famiglia che ci ospitava con una ciotola di riso e un ottimo brodo di pesce.La Manu accusava forti dolori alla schiena causati dalla grande vogata del pomeriggio e dopo pochi minuti si ritrovava distesa a pancia in giù con la nonna che gli attaccava delle sfere di vetro sulla schiena dopo averle passate con del petrolio e uno stoppino acceso. questa è una pratica molto usata in Cambogia e sicuramente funziona perché la Manu il giorno dopo era come nuova. Abbiamo "dormito" in barca con solo la zanzariera e io non vedevo l'ora che spuntasse il sole perché se dovessi descrivervi la nottata mi prendereste per pazzo. Solo un piccolo accenno, la nonna, in piena notte ascoltava la radio cantando e fumando a pochi metri da noi mentre la bambina piangeva e le zanzare tentavano in tutti i modi di entrare per divorarci........Al mattino distrutti ma vivi partiamo in direzione Pursat sempre sulla statale 5 dove volevamo provare l'emozione di fare un giro sul bamboo train. Alle 10.30 siamo a bordo del"treno" che vedrete nelle foto perché descriverlo non è sicuramente facile e con il quale faremo circa 100 km tra andata e ritorno vivendo un'esperienza indimenticabile. In Cambogia ci sono parecchi bamboo train alcuni sono per i turisti e il viaggio dura solo 40 minuti mentre quello che abbiamo preso noi è praticamente sconosciuto e viene usato solo dai locali. La cosa strana del treno è che viaggia in un solo binario perciò ogni volta che un altro treno arriva dalla parte opposta quello che è meno carico viene smontato tolto dai binari e poi rimontato lasciando passare quello più carico, semplice vero? Il nostro viaggio è durato circa sei ore percorrendo circa 90 km a/r con fermate, carico e scarico legname e con l'incontro di ben 4 treni che abbiamo smontato e rimontato tutti assieme mentre la Manu scattava foto e rideva coma una matta. Ora il problema era raggiungere Battambang prima del buio, guidare di notte è assolutamente sconsigliabile perciò approfittando della strada stranamente buona la grande tartaruga ci ha fatto percorrere 105 km in due ore !!!!!! Il vero record di tutto il viaggio. Ora siamo a Battambang città tranquilla e priva di cose interessanti da vedere ma ideale per passeggiare sul lungo fiume e osservare la vita che ci circonda riservandoci sempre qualche piacevole e strana sorpresa.

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