domenica 10 marzo 2013






















 Finalmente abbiamo trovato un bancomat (qui si chiama ATM) dopo 60 km nella città di Vinh dove prima  di ritirare dei soldi abbiamo tentato su 6/7 banche ma alla fine con molto sollievo il classico rumore frrrrrr, frrrrrrrr. ci ha reso felici. Il giorno dopo raggiungiamo non senza difficoltà di trovare le strade che non sono quasi mai segnalate e nessuno parla inglese Ninh Binh, porta di accesso di molti siti incantevoli da visitare con calma. Il tempo è sempre bello anche se il sole è filtrato dalle nuvole e al mattino una fitta nebbia copre tutta la città. Su consiglio di un signore conosciuto giorni prima alloggiamo in un bel albergo dal quale (siamo al quinto piano) si gode una bella vista e i clacson dei camion arrivano in maniera meno violenta. Nei dintorni della città si può ammirare lo spettacolo di grandi affioramenti calcarei che fanno da cornice a estesissime risaie che si possono attraversare con delle piccole imbarcazioni a remi nel più assoluto silenzio ammirando questi posti unici e ineguagliabili. Sentivamo la voce di Piero Angela che ci descriveva tanta bellezza, tutto era Amazing !!!!!!!! Anche la visita alla pagoda di Bich Dong la  S. Pietro dei buddisti vietnamiti e stata una cosa quasi scioccante, neanche in Thailandia avevamo visto tanta venerazione,.Dopo aver percorso una lunga scalinata si arriva alla pagoda avvolti dall'incenso e una volta entrati al suo interno tre statue di Budda completamente dorate ti accolgono con la loro maestosità che però trasmette serenità e gioia, almeno questa è stata la nostra sensazione. Centinaia di pellegrini affollano l'area donando denaro e pregando a turno per pochi minuti intonando dei canti al suono dei gong e di una enorme campana. La Manu veniva presa sottobraccio dalle donne che si fotografano con lei ringraziandola a mani giunte. Immaginate il bel viso di mia moglie sempre sorridente e felice di tanto successo !!!!!!! Sempre grandi sorprese ci accompagnano tutti i giorni nel nostro pellegrinare quasi sempre i soli turisti stranieri in posti veramente unici. Riserviamo come sempre un'intera giornata a girare senza meta tra campagne e risaie assaporando i cibi locali e l'affetto dei locali sempre curiosi e felici di stringerci la mano. Ma anche in mezzo a tanta bellezza c'è una nota stonata che ci rattrista e che fa incazzare la Manu. Qui i ristoranti vendono la carne di cane in brodo o stufata esponendo le carcasse dei poveri animali in bella vista, ok saremo anche ignoranti a non capire certe usanze ma con tutta la carne a disposizione perché proprio quella dei più cari e fedeli amici dell'uomo? La carne di cane viene consumata quasi esclusivamente nella seconda quindicina del mese perché prima porterebbe sfortuna MAH. Se venite in Vietnam e vedete fuori del ristorante la scritta Thit Chò sapete quello che vi aspetta. Dopo 4 giorni di sosta domani si riprende il viaggio puntando verso nord ovest per quella che sarà la parte più bella e nascosta del viaggio, correremo vicino al confine laotiano e cinese per 10 giorni circa visitando le tribù di montagna in villaggi remoti.

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