lunedì 30 settembre 2013

FLORES, ISOLA DALLE FORTE EMOZIONI

CHE BEL TRAMONTO SUL FERRY X FLORES

VISTA DA LABUANBAJO
Il ferry da Sumbawa a Flores è come sempre in ritardo e così arriviamo con il buio, ma all'entrata del porto ci accolgono con bellissimi fuochi artificiali. Sappiamo di essere un po' famosi ma non fino a questo punto e la nostra meraviglia trova spiegazioni appena scendiamo a terra. La cittadina di Labuanbajo normalmente calma, in questi giorni  causa l'arrivo del presidente Indonesiano con tutto il governo al completo e delegazioni da tutto il mondo è semplicemente caos assoluto.Ci sono poliziotti ovunque e l'esercito è schierato a bordo strada. Causa tutto ciò' non troviamo neanche un posto libero per dormire e dopo estenuanti ricerche decidiamo di mangiare un boccone e di trovare un luogo tranquillo dove trascorrere la notte all'addiaccio. Anche in aperta campagna c'era gente ovunque e perciò l'unica soluzione è stata dormire vicino ad un ospedale da campo con la Manu bella sdraiata sull'amaca e io seduto sulla moto!!!!!!!!!! Una notte d'inferno, le zanzare sembrava aspettassero solo noi e lo spray che doveva ucciderle loro se lo bevevano come fosse uno spritz all'Aperol. Al mattino anche su consiglio di una coppia di Italiani che vivono lì decidiamo di lasciare Labuanbajo e rimandare le immersioni e la visita a Komodo per partire alla scoperta dell'isola. La strada si presenta subito bella e super panoramica, guido con piacere e le soste per foto e contemplazione dei paesaggi sono innumerevoli.  Le poche ore di sonno con il passare dei chilometri ci presentano il conto e così ci fermiamo per un riposino e per un frugale pasto a base dell'immancabile Nasi Goren (riso fritto con pollo verdure ecc.)
SUPER PANORAMI

DA TENERE SEMPRE D' OCCHIO
Sul tardo pomeriggio arriviamo a Ruteng distrutti e dopo aver comperato un paio di guanti nuovi (gli altri persi x strada) trascorriamo una bella serata a chiacchierare con una coppia di spagnoli e una ragazza francese. Il giorno dopo è d'obbligo la visita al mercato e alle risaie a forma di ragnatela che si possono trovare solo in questa aerea. La camera e piuttosto cara(10 euro) e fatiscente, con i bagni modello India ma quando sei stanco sembra tutto il grand hotel. Il mattino successivo mi sveglio super carico di energia e preparo la moto in fretta tanta era la voglia di guidare su strade che mi entusiasmavano ad ogni curva. La nostra velocità di crociera supera raramente i 50 km all'ora anche perché non si trova un rettilineo neanche a pagarlo oro e la strada è un continuo sali scendi tra vallate favolose, spiagge e cime che a volte arrivano fino a mille metri di altitudine.
CHE PIACERE GUIDARE QUì

PESCE X LA CENA
Descrivervi lo spettacolo che ammiriamo è difficile perché passiamo da verdissime risaie a foreste di bambù talmente fitte da non far passare la luce del sole e poi all'improvviso boschi di pini che riempiono l'aria di un profumo a noi familiare. Bellissimo, mi diverto un mondo a guidare anche se a volte la strada presenta dei veri trabocchetti che mi fanno venire i brividi ma se non fosse così non saremo in Indonesia. Un'altra cosa decisamente particolare è che tutti ci salutano, tutti ma proprio tutti non passa un minuto che sopratutto la Manu saluti bambini, camionisti e chiunque incontriamo
HALLO MISTER!!!!!!!!!!!!


. La frase unica è Hallo Mister, Hallo Mister che sentiamo ripetere in continuazione fino a stordirci. Troviamo sempre gente gentile e affabile e di questo ne prendiamo atto con immenso piacere, talvolta ci guardiamo e ci diciamo, non è possibile!!!!!!!Strafelici di essere a Flores, con calma arriviamo a Bajawa con la lancetta della benzina sul rosso da svariati km ma quando ci presentiamo al distributore lo troviamo chiuso causa esaurimento della preziosa miscela. Visto e considerato che normalmente si trova un distributore in media ogni 130/140km non ci resta che far benzina dalle bottiglie che si trovano in vendita praticamente davanti a quasi ogni casa con un prezzo maggiorato di 500 rupie.
CHE PAZIENZA!!!!!!!

Troviamo alloggio presso un hotel modesto ma pulito alla modica cifra di 7 euro con la colazione compresa  servita in camera. Le attrazioni più interessanti nei d'intorni di questa cittadina semplice ma animata fino a tarda sera sono i villaggi (Kampung)dove la gente locale vive ancora in case costruite in bambù e con gli alti tetti di paglia. In questi villaggi si segue la religione cattolica/ animista e perciò ci sono regole e tradizioni antichissime. Di buon ora ci rechiamo al villaggio di Bena dove vivono gli Ngada inconsapevoli di quello che avremo visto e vissuto in prima persona  nell'arco della giornata. Questi villaggi sono costruiti a forma circolare con le tombe degli antenati poste di fronte alle abitazioni che espongono le corna del bufalo sintomo di ricchezza e prosperità. Al nostro arrivo notiamo da subito un certo fermento e vedendo delle persone che scavavano una fossa capiamo che era in svolgimento un funerale per una persona anziana deceduta giorni prima. Con il trascorrere delle ore gruppi di persone si avvicendavano per rendere omaggio e portavano con loro doni e maiali vivi. Al centro del bellissimo villaggio c'era legato un bufalo ignaro della sorte che lo attendeva da lì a poco. Dopo svariate funzioni il povero bufalo veniva circondato dagli uomini che trattenendolo con forza gli sollevavano la testa e con un solo fendente gli recidevano la gola raccogliendo il sangue con delle grosse canne di bambù. La scena era straziante tutti gridavano e seguivano la morte in diretta del povero animale che veniva smembrato ancora vivo. Il suo sangue veniva poi versato tutto intorno la casa della defunta con i cani che approfittavano della situazione per abbeverarsi. Tutto questo sembrava già di per se una cosa atroce ma poi davanti all'entrata della casa venivano allineati venti maiali con le zampe legate e costretti a stare fermi con la pancia a terra. Il capo del villaggio ad un certo punto usciva con un microfono in mano e non dalle sue parole ma dai suoi gesti capivamo che la fine delle povere bestiole era imminente. A questo punto più persone brandendo il Paran, machete tipico che tutti gli uomini a Flores portano sempre con loro cominciavano a spaccare il cranio con un solo colpo ai maiali i quali non morivano subito e le loro grida ci raggelavano il sangue. Mai e poi mai avremo pensato di assistere ad una carneficina del genere e sopratutto in un clima di festa e gioia generale. Ripetiamo spesso che è giusto rispettare tutti gli usi e costumi delle popolazioni che visitiamo ma questa giornata di certo non ce la dimenticheremo mai.

VILLAGGIO DI BENA






UN COLPO SECCO

PULITURA DELLA PELLE DEI PELI

MACELLERIA ALL'APERTO


Partecipiamo come ho detto in prima persona anche perché ci presentiamo alla figlia della defunta che sentendo il nome cristiano Emanuela ci invita a mangiare la carne del bue appena sacrificato e a bere il Dalak distillato di palma abbastanza alcolico che tutti i presenti consumano in grande quantità. Flores è un alternarsi continuo tra spettacoli della natura e dell'uomo. Il giorno dopo proseguiamo sempre ammaliati da bei paesaggi verso il paesino di Moni fermandoci a Ende dove comperiamo presso il mercato locale del buon marlin che cuciniamo in spiaggia attorniati da una ventina di curiosi increduli davanti a due turisti in moto che estraggono dai propri bagagli fornello e pentole per preparare un sugo al pomodoro che poi daremo da assaggiare alle donne curiose e sempre gentilissime.
LEZIONE DI CUCINA ITALIANA

IL CUOCO
Moni, ci si presenta come un campo base con poche piccole home stay per visitare il famoso vulcano Kelimutu con i suoi tre crateri  dagli altrettanti laghi colorati che cambiano colore a seconda della stagione. Quasi tutti i pochi turisti partono alle 4 del mattino per vedere l'alba dal vulcano ma noi pigroni saliamo in cima verso le sette del mattino e vi garantisco che lo spettacolo è veramente indescrivibile. Al momento della nostra visita un lago era di color turchese quello vicino di color verde smeraldo mentre il terzo un po' più lontano era di color Coca Cola
VULCANO KELIMUTU


LA SIRENETTA SUL VULCANO

. Continuiamo verso est in direzione di Maumere dove si trova l'unico ufficio immigrazione dell'isola che è lunga 700 km. Durante il tragitto non possiamo non fermarci sulle spiagge dai ciottoli blu che in verità sono celeste anice. Il colpo d'occhio è veramente unico, sembra di viaggiare nel mondo dei Puffi visto che le pareti delle montagne sono celesti come tutte le pietre e la terra che fiancheggia la strada
IL MONDO DEI PUFFI



. Di certo percorrendo l'isola non ti annoi e così arriviamo a Maumere quasi senza accorgecene. Qui ci aspetta un'altra sorpresa, all'ufficio immigrazione ci dicono che la nostra lettera dello sponsor di Bali è per loro carta straccia e che dobbiamo trovarci un'altro sponsor(persona di fiducia che fa da garante per noi) se vogliamo avere l'estensione per un altro mese altrimenti dobbiamo lasciare il paese entro una settimana. Ci dicono che possiamo trovare la persona che cerchiamo chiedendo in albergo, così facciamo e subito si presenta una guida locale molto conosciuta di nome Geronimus che previo pagamento di 400.000 rupie(28 euro x due persone)si rende disponibile a garantire per noi. Lui ci prepara tutti documenti necessari che consegnamo all'ufficio immigrazione con la conferma che dopo 2/3 giorni saremo entrati in possesso dei passaporti vistati fino al 29 ottobre. Non ci viene consegnata nessuna ricevuta del pagamento di 500.000 rupie x i visti ma confidiamo lo stesso nell'onestà degli addetti alle pratiche. Aspettando i passaporti girovaghiamo nei dintorni visitando villaggi di pescatori e belle baie dalle acque limpide. Dovendo trascorrere la domenica 22 settembre in attesa dei visti ci rechiamo in una chiesa per assistere alle comunioni dei bambini e nel mentre scattavamo delle foto veniamo invitati alla festa successiva che si sarebbe svolta a casa di un bambino figlio di un avvocato importante della città. Appena entriamo nella loro casa veniamo trattati come ospiti d'onore e presentati a tutti gli invitati ivi compreso il presidente della regione e il capo della polizia che sfoggiava un'uniforme impeccabile e coperta da mostrine e medaglie degne di un generale russo. Ci hanno offerto da mangiare e bere di tutto e di più fino a tarda sera quando abbiamo ballato danze tipiche tra sorrisi e congratulazioni da parte di tutti i presenti. Un'altra giornata indimenticabile!!!!!!!!!!!!

GRANDE FESTA DI PRIMA COMUNIONE

MAGNA E BEVI

E BALLA
Il 24 settembre con sollievo ritiriamo i nostri passaporti  e ripartiamo alla volta di Ende dove dovevamo traghettare per l'isola di Sumba ma scopriamo che l'unico traghetto era partito il giorno prima. Così ci spostiamo di altri 100 km per raggiungere il porto di Aimere dove un ferry sarebbe partito dopo due giorni verso l'agognata Sumba. Ora  i nostri programmi sono cambiati dopo che avremo visitato Sumba  non andremo a Sulawesi causa troppi rompimenti di c...... per le estensioni  e per i ferry che partono ogni15 giorni. Abbiamo già prenotato il volo che da Lombok ci porterà  a Kuala Lumpur il 26 ottobre il volo successivo il 30 ottobre da kuala a Manila con ritorno a Kuala Lumpur il 26 giugno 2014 !!!!!!!!!!!
NO VIDEO GIOCHI


PILOTA O CAPITANA ?

DISTILLATORE DELL' ARRAK


SUPER GRIGLIATA IN SPIAGGIA


PERCORSO ACCIDENTATO

CHIESA PORTOGHESE


UN FIORE TRA I FIORI



PRANZO CON I TAGLIATORI DI BAMBU'

3 commenti:

  1. veramente impressionante il resoconto della cerimonia funebre, siete dei veri viaggiatori intrepidi, io sarei scappata a gambe levate!!!! Bellissimi i paesaggi... come sempre tanta sana e buona invidia!

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    1. Ciao carissima Sonia, propio forti emozioni anche noi siamo rimasti colpiti e molto. Flores e' tutta bellissima e ora che siamo a Sumba sembra di essere in un altro continente. Tutto e' veramente selvaggio e non ci siamo che noi. La gente a volte scappa al nostro arrivo ma comunque sono tutti gentili e incuriositi.Nei villaggi vedi come doveva essere l'Indonesia 50 anni fa'. comunque leggerai tutto sul prossimo post.voi come va? ci raggiungerete nelle Filippine? Un bacio super affettuoso dai vostri Gino Manu

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    2. Ciao carissima Sonia, propio forti emozioni anche noi siamo rimasti colpiti e molto. Flores e' tutta bellissima e ora che siamo a Sumba sembra di essere in un altro continente. Tutto e' veramente selvaggio e non ci siamo che noi. La gente a volte scappa al nostro arrivo ma comunque sono tutti gentili e incuriositi.Nei villaggi vedi come doveva essere l'Indonesia 50 anni fa'. comunque leggerai tutto sul prossimo post.voi come va? ci raggiungerete nelle Filippine? Un bacio super affettuoso dai vostri Gino Manu

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