venerdì 28 settembre 2012
venerdì 21 settembre 2012
Evviva !!!!! Siamo atterrati a Mulu, un piccolo aereoporto dove sembra di essere in un film. Nessuna cosa meccanizzata tutto viene fatto a mano e in cinque minuti è tutto finito. Proprio un bel volo di circa 90 min. con il suono dei motori ad elica sorvolando un interminabile distesa verde divisa a tratti da fiumi color ocra come fossero dei grandi serpenti. Seguiamo il consiglio di Patrizia e Danilo e ci fermiamo al Cave Homestay da loro consigliato. Praticamente dormiamo in una bella stanza a casa di una coppia con figlio e condividiamo tutti gli spazi con loro, ma la chicca è che per casa scorazzano sei gatti giocherelloni ed affettuosissimi. Tra di loro quello nero entra subito nelle nostre grazie e praticamente mangia e dorme con noi. Il capo famiglia, che lavora presso il parco che dista solo 350 metri dalla casa ci chiede subito se vogliamo partecipare al trekking di tre giorni che ci porterà a vedere i famosissimi Pinnacle . Noi ancora frastornati dal viaggio e da tante novità tergiversiamo e prendiamo del tempo anche perché il costo del tutto x due persone è di circa 200 euro. Dopo 3 ore circa, confrontati i prezzi con altri decidiamo di accettare e così cominciamo a preparare uno zaino(solo il mio perché la Manu non può portare pesi). Dobbiamo portarci il cibo x tre giorni, i sacchi a pelo. la zanzariera, sei litri d'acqua, vestiti di scorta e i poncho anti pioggia, il tutto x un peso stimato di 10/12 kg. Ignari di cosa ci attendesse nei 3 giorni successivi andiamo a letto felici e contenti. Primo giorno: Partiti presto con una barca stretta e lunga modello Indiana Jones e con altri due compagni d'avventura, risaliamo per circa tre ore il torrente a volte scendendo per spingere la barca causa scarsezza d'acqua e con le sanguisughe sempre in agguato. Dopo due tappe per visitare delle grotte, sbarchiamo e ci incamminiamo per otto km nella foresta. Il sentiero tutto in piano è molto piacevole e selvaggio con due attraversamenti di torrenti su ponti di corde e tanta natura. Con le spalle doloranti (solo le mie) dopo circa tre ore raggiungiamo il campo base denominato" campo five". Una bella struttura tutta in legno integrata nella foresta e con un bel torrente vicino dove ci tuffiamo senza esitazione visto il caldo e la grande sudata!!!!!!!!!! Alla sera ceniamo tutti in compagnia, circa una trentina di giovani e la nostra guida ci pianifica la scalata del giorno dopo con un breffing che non ci ha fatto più parlare ma solo dire: Ma ea scherza vero? No xe possibie!!!!! Secondo giorno: Sveglia alle 5.30 colazione e alle 6 il nostro gruppo (4) era pronto. Dopo 200 metri in piano il sentiero diventa praticamente una salita ripidissima da farsi a tratti tirandosi con delle corde, e quasi sempre arrampicandosi con mani e piedi, ma la cosa assurda era che questo sarebbe durato per tutti i 2400 metri del sentiero, arrivando a coprire alla fine un dislivello di 1500 metri. Salivamo praticamente perpendicolari alla montagna senza nessun zig zag ma dritto x dritto, guardavamo davanti a noi e non credevamo di riuscire a proseguire. Sapevamo poi che gli ultimi 400 sarebbero stati i più pericolosi dove le pareti a 90 gradi dovevano essere superate a forza di braccia e con dei passaggi pericolosissimi senza nessuna sicurezza. Dopo i primi 900 metri di salita io vedevo tanti puntini luminosi e mi veniva da vomitare, così anche la Manu, ma vedere gli altri salire il pensiero è stato: A costo de morir, xe và sù eori, ghe andemo anca nialtri casso!!!!!!!! Superato il momento peggiore non ci siamo più fermati o quasi e così dopo 4 ore di sudore e fatica abbiamo raggiunto la vetta e lo spettacolo che avevamo davanti era unico ed ineguagliabile. La Manu è stata a dir poco eroica e la sua gioia era palpabile, non finiva di dire, SONO LA SUPER MANU!!!!!!!!! Quaranta minuti a goderci il meritato spettacolo e poi la discesa altrettanto se non più pericolosa della salita, con le gambe che non tenevano più e la Manu che rotolava rovinosamente a terra più volte, con lievi danni alle ginocchia e un principio di svenimento. Alle ore 15.18 eravamo di nuovo al campo 5 letteralmente morti ma con una gioia interna da poter spaccare il mondo.Terzo giorno: Percorriamo al contrario gli otto km di foresta saliamo in barca e alle 12.30 eravamo nel ristorante del parco con due birre ghiacciate e un bel piatto di carne davanti. Spero che questo mio riassunto di una vera avventura non vi abbia annoiato, anzi spero di esser riuscito a farvi percepire l'odore del nostro sudore e l'energia della nostra felicità!!!!!!!! Gli ultimi due giorni al parco li trascorriamo a leccarci le ferite e a piccole escursioni a grotte, tra le quali le Deer Cave che sono le più grandi del mondo e passeggiate su ponti di corde sospesi a 30 metri di altezza che attraversano la giungla. Ora dopo una settimana di isolamento nel cuore del Borneo vi sto scrivendo da Kota Kinabalu che abbiamo raggiunto ieri con un volo da Mulu via Miri sempre con aerei ad elica e sempre dentro l'avventura. Stiamo tentando di prenotare le immersioni a Sipadan prima di spostarci da qui perciò come al solito non sappiamo cosa e dove saremo domani, D'altronde ........ E DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE!!!!!!!! Ps. Un saluto speciale va al nostro amico Cristiano Brussa che da ieri ha intrapreso un lungo viaggio in barca a vela che lo porterà ad attraversare l'oceano ed arrivare a Rio de Janeiro insieme a Sandro e altri due amici. A voi tutti un buon vento in poppa dai vostri amici Gino Manu
mercoledì 12 settembre 2012
La città dei gatti non poteva che essere allegra e simpatica, grandi raffigurazioni di gattoni spuntano ovunque, nei giardini, nelle rotonde ,nelle immagini della città e ovviamente nei negozi di souvenir. Il grande e placido fiume Sarawak che la attraversa la rende vivibile e affascinante, ci sono delle piccole barche in legno che traghettano turisti e locali da una sponda all'altra quasi come sul Canal Grande della nostra amatissima Venezia. La prima visita non poteva essere che al museo dei gatti, bello e ben curato. Un'intera giornata la trascorriamo al parco degli Orangutang del Borneo dove abbiamo avuto il piacere e la fortuna di vedere da vicino questi simpatici scimmioni dal folto pelo rossiccio. Il maschio dominante dal peso di oltre 150 chili e dalla testa enorme ci guardava mentre si nutriva e noi da una distanza di sicurezza scattavamo foto ma eravamo sempre pronti alla fuga visto che a volte perfino i ranger erano stati attaccati e seriamente feriti. Al nostro ritorno in città assistiamo agli allenamenti sul fiume di grandi e coloratissime piroghe con 28 rematori in vista della grande regata che si svolgerà il 16 di settembre. Ci spostiamo da Kucing previa prenotazione per l'alloggio al parco Bako che raggiungiamo con un trasferimento in pullman e uno in barca. Le grandi raccomandazioni da parte degli addetti al parco di non fare assolutamente il bagno causa coccodrilli sempre in agguato (4 vittime all'anno) non ci rallegra ma di certo non ci ferma, il nostro bungalow in mezzo alla foresta ci fa sentire parte della stupenda natura che ci circonda, poi quando la Manu indossa il suo cappello da ranger binocoli al collo e zaino mimetico, l'avventura può iniziare. Già il primo giorno verso le 16 avvistiamo le famose e schive scimmie Nasiche che si nutrono sugli alberi ad una decina di metri di altezza, una bella fortuna perché a volte non si fanno vedere per giorni. Foto e commenti ripetizione fino a quando con pochi agilissimi balzi si dileguano nel fitto della foresta. Siamo felicissimi e carichi di entusiasmo, trattenuti solo da l'influenza che il nostro caro amico Omar ci ha voluto regalare prima di partire da Kuala L. Stranamente il più colpito questa volta sono io che con la febbre a 38 stento un po' a reagire ma comunque, Refo!!!!!!! Il giorno dopo, febbricitante ma sempre pieno di energia seguo la Manu in un trekking di 4 ore nella foresta e dopo una sudata memorabile la febbre scompare e passo i miei malanni alla mia dolce metà che comunque con due aspirine risolve il tutto in poche ore. Alla sera rimaniamo padroni insieme a pochi altri viaggiatori di tutta l'area e seguiamo da vicino i macachi che cacciano i granchi nell'acqua bassa in spiaggia, davvero una cosa stranissima!!!!!!!!!!!! Ed ora il pezzo forte!!!!! dopo otto mesi finalmente i miei primi contatti ravvicinati con i serpenti!!!!! Le vipere arboricole qui sono di casa ed una in special modo mi diventa "amica" e si fa fotografare da vicino senza reagire anche quando la prendo delicatamente con un bastone per vederla meglio e poi rimetterla al proprio posto. Chissà perché tutti scappavano!!!!!!!!! L'escursione notturna nella foresta accompagnati da una guida ci ha riservato piccole belle sorprese, Ragni, rane velenose e altri stranissimi insetti che solo occhi esperti potevano notare e poi tante lucciole a salutarci. Ora siamo ritornati a Kocing e il 14 settembre prenderemo un aereo che ci porterà fino al parco di Gunung Mulu. Gli spostamenti in Borneo sono a volte lunghi e complicati visto che bisogna sempre prenotare in anticipo tutto, i voli sono economici e pratici per esempio, il Gunung Mulu è raggiungibile solo in aereo o con più di un giorno di navigazione in barca ma solo se il fiume lo permette e poi bisogna prenotare il resort causa i pochi posti disponibili. Non è facile ma sicuramente fattibile x tutti, bisogna solo essere bene informati e avere sempre un po' di C.......
mercoledì 5 settembre 2012
Lasciamo Tioman dopo una bella settimana in relax e in ottima compagnia. Ritroviamo la nostra tartaruga 2 che ci aspetta per accompagnarci a Kuala Lumpur dove inevitabilmente ci separeremo. In due giorni raggiungiamo la capitale e lì abbiamo appuntamento con Omar e la Lily che avevamo conosciuto 10 giorni prima e che ci ospiteranno in casa loro per 3 giorni. Ottima accoglienza da parte dei nostri amici che ci hanno anche preparato una ottima pasta con il granchio e l'immancabile caffè con la moka. Alla sera usciamo insieme a festeggiare il nostro primo anniversario di matrimonio mangiando dell'ottimo pesce in una via animatissima e colorata. Il mattino successivo ritrovato non senza fatica il concessionario dove avevamo acquistato la tartaruga 2, in cinque minuti sbrigate le veloci formalità e dopo aver incassato i soldi della vendita(non proprio quelli voluti) salutiamo la nostra compagna di viaggio e ci dedichiamo alla visita della città. Altre belle serate in compagnia di Omar che ci fatto sentire come a casa nostra sempre affettuoso e premuroso nei nostri confronti. Oggi 5 settembre siamo atterrati dopo un tranquillo volo di un ora circa a Kuching nel Borneo malese che nella lingua locale significa GATTO!!!!!!!! Ora pianificheremo i nostri 35 giorni di permanenza in questi luoghi carichi di fascino e natura selvaggia, visitando i parchi e facendo dei trekking tra i più famosi e impegnativi dell'Asia. Secondo programma visiteremo sicuramente anche l'isola di Sipadan dove se sarà possibile effettueremo immersioni in uno dei luoghi più belli al mondo!!!!!!!! Non sarà così facile visto che solo 120 sub al giorno possono immergersi e forse dovremmo aspettare un po' non avendo prenotato niente, ma con la Manu che porta sempre fortuna sicuramente saranno tutti lì ad aspettarci a braccia aperte!!!! Un saluto speciale a Omar e alla Lily e uno super alla tartaruga 2!!!!!!!!!!!!!!!!!
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