giovedì 26 luglio 2012






Siamo All'aereoporto di Puket pronti x partire, al controllo immigrazione il militare ci fa' rimanere con il fiato sospeso quando prende i passaporti e chiedendoci" Visa exstansion?" si allontana, tornando dopo 2/3 lunghissimi minuti. Il" Tunf"  che timbro sul passaporto ci fa' respirare e cosi. dopo 90 min. scendiamo a Kuala Lumpur.Sono le due del mattino ma il morale e' altissimo , prendiamo il pullman che con un. ora di tragitto ci porta in centro citta'. Scendiamo e subito ceniamo sul primo ristorante e alle 4 troviamo un albergo aperto e li ci fermiamo. Dopo 5 ore di riposo, cominciano i guai, la Manu e' colta da fortissimi dolori alla testa, vertigini e nausea al punto da non riuscire ad alzarsi dal letto. PANICO!!!!!!!!! Con l'.aiuto del gestore dell'albergo che sebrava fossimo suoi figli telefonava a suo padre medico e io andavo a comperare le medicine accompagnato da un suo amico. Nel pomeriggio il problema si attenuava ma ancora oggi che sto' scivendo a distanza di sette giorni, il problema non e' del tutto risolto. Visitare la citta' e' molto semplice, i trasporti locali sono veloci e puntuali, ci spostiamo su treni monorotaie e metropolitane pulitissime che raggiungono tutti i punti interessanti della citta' in pochi minuti'  I contrasti sono evidenti partendo da Chinatown dove alloggiamo, al centro, dove svettano imperiose e superbe le Petronas Towers, immagine simbolo della citta'. Visitiamo la grande moschea il venerdi' di preghiera pranzando all'aperto con solo mussulmani che mangiavano con le mani e ci guardavano incuriositi e sorridenti.  Abbiamo dedicato una giornata x ammirare il grande parco delle farfalle e delle orchidee rimanendo a bocca aperta x ore e scattando centinaia di foto. Anche il museo storico e' stato affascinante peccato che non si accenni al periodo pre coloniale che secondo me e' stato atrettanto importante x capire poi tutto il resto. Dall'alto dei 276 metri della torre Menara KL abbiamo ammirato uno spettacolare panorama della citta' sopratutto dopo il tramonto quando le luci si acendevano creando magici giochi. Altra cosa esagerata sono i centri commerciali, se cosi' si possono chiamare ,vere e propie citta' nella citta' con i loro 10 piani di altezza ospitano all'intermo interi luna park con montagne russe al pari di Disney Word, palazzetti sportivi  cinema multisala, ristoranti internazionali e negozi di ogni tipo e specie, dove puoi trovare anche quello che pensavi non esistesse!!!!!!!! Dopo tanto girare si poneva il problema di come e con quale mezzo continuare il viaggio in Malesia. Valutate tutte le possibilita', chissa perche' abbiamo deciso di comperarci una "MOTO" trattasi di un modello Modenas (simil Honda) di 110 di cilindrata a 4 marce che abbiamo pagato 300 euro e  che il concessionario si e' impegnato a ricomprare al nostro ritorno. Nel prezzo e' compresa l'assicurazione, un blocca ruota e due tute impermeabili. La cosa piu' strana di tutta l'operazione e' stato che oltre a firmare carte come avessi comperato una casa. ho anche dovuto lasciare l'impronta digitale del dito pollice della mano destra!!!!!!!!!!!!! SI PARTE!!!!!!!!! Legati i due zaini sulla staffa del porta bauletto il borbottio quasi impercettibile  della nostra tartaruga 2 ci accompagnava fino a Kuala Selangor Nature Park distante 100 km da KL.Il bungalow del parco faceva schifo ma x una notte poteva andar bene. Al contrario la visita del parco e' stata fantastica, abbiamo camminato in compagnia di grandissimi iguana scimmie presbiti dalla cresta argentea che vivono solo qui' e che sono molto simpatiche e tranquille tanto che mangiavano sedute sulle mie gambe pur essendo libere e non ammaestrate. Abbiamo visto inoltre molto da vicino i pesci camminatori che vivono anche fuori dall'acqua e che si spostano camminando sulle pinne ventrali, davvero unici e rari, piccoli granchi blu metalizzato si stagliavano sul fango nero e lucertole multicolori scappavano al nostro arrivo. Ma lo spettacolo piu' grande ci attedeva alla notte quando con una barca a remi veniamo portati da gente locale sul fiumeSungai Selangor dove abbiamo assistito allo spettacolo di migliaia di lucciole che stazionano sugli alberi di mangrovie sopra l'acqua . Sembravano degli alberi di natale giganti illuminati dalle lucciole a tal punto da vedere l'intera sagoma dell'albero, e questo accadeva per centinaia di metri lungo il fiume. A dir poco incredibile!!!!!!!!! Questo spettacolo si puo' ammirare solo in tre posti al mondo e percio' ci reputiamo super fortunati x aver vissuto questa esperienza che ci ha entusiasmato e commosso. Il mattino presto del 25 luglio percorriamo i 150 km di strada a 4 corsie, veloce ma noiosa con interminabili piantagioni di palme da olio che fiacheggiano la strada x tutto il tempo (4 ore). Ci inbarchiamo a Lumut ( la moto caricata a mano sulla prua del traghetto) e dopo 20 min. di navigazione sbarchiamo sull'isola di Pangkor. Per favi un' idea di quest'isola vi dico che  tutti  i taxi sono rosa confetto che ci  sono pochissime macchine ma migliaia di motorini quasi tutti uguali e che al mattino veniamo svegliati dalle scimie che corrono impazzite sul tetto del nostro bungalow. Alloggiamo presso il Segull beach village resort dove sono tutti gentili  e dove facciamo colazione in giardino in  compagnia di grandi buceri e delle immancabili scimmie. Le spiagge  sono bellissime e quasi deserte mangiamo dell'ottimo pesce e ci rilassiamo al sole, piu' di cosi'?! Trascorreremo qui' 4\5 giorni e poi andremo a visitare le grandi piantagioni del famoso te' malese alle Camerun Highland all'interno del paese cosi ci rinfrescheremo sulle alture per poi ritornare al mare ma questo ve lo racconteremo piu' avanti. Le ultime foto le pubblicheremo piu avanti x cause tecniche.

martedì 17 luglio 2012








Arrivederci Thailandia!!!!!!!!!!!  Domani 18 luglio a quest'ora saremo in volo per Kuala Lumpur. In attesa della partenza abbiamo passato una settimana di assoluto relax al Wasana resort in compagnia del nostro amico olandese e della sua famiglia. I primi tre giorni sono trascorsi tra mangiate gigantesche di cibo thai preparato magistralmente dagli amici del proprietario che vive qui oramai da 23 anni e bevute in stile thailandese, cioè Whisky e soda prima, durante e dopo i pasti. Anche noi abbiamo dato prova delle nostre capacità culinarie, preparando una mega pastasciutta ai gamberi e calamari, un vero successone!!!!. Nelle rimanenti giornate, grandi passeggiate in spiaggia e giri in moto nei dintorni con visite a belle cascate e alle infinite piantagioni di palme da olio con immancabili soste ai mercatini, dove anche dopo sei mesi in questo bellissimo paese riuscivamo a trovare ancora qualcosa che non avevamo mai assaggiato. Dopo cena ascoltavamo buona musica sempre in compagnia e visto i netti miglioramenti del nostro inglese, i nostri discorsi con la affabile famiglia mista olandese- thai , potevano spaziare dalla politica allo sport ecc....... Ieri dopo aver preparato meticolosamente gli zaini ripetendo: questo pol servirne? Par mi no!!!! Ma dopo pochi minuti la Manu metteva tutto dentro lo stesso. Alla fine i nostri fardelli peseranno 11 kg x la Manu e 13 x il sottoscritto. Guardando poi tutto quello che  lasciavamo al Wasana ci sorgeva spontanea la domanda, Ma xe tutta roba nostra? Il momento più triste poi è stato staccare la batteria della tartaruga coprirla per bene(ci aspetterà sotto una tettoia ben riparata) e salutarla. Lo so che penserete, ma che esagerato!!!!! Però i veri motociclisti e non i possessori di motociclo mi capiranno sicuramente. Ora pero bando alle tristezze e si continua a VIAGGIARE!!!!!!! Quattro ore di pullman per arrivare nelle vicinanze dell'aeroporto di Phuket,  per me una vera tortura, ma mi ci dovrò abituare. Unico diversivo del viaggio l'arresto di un passeggero seduto proprio dietro di noi durante un controllo dei militari lungo la strada. Il prossimo post sarà sicuramente scritto dalla Malesia e dal Borneo perciò...............

domenica 8 luglio 2012






La partenza da Khao Lak si presenta bagnata, i tanto temuti monsoni vogliono a tutti i costi viaggiare insieme a noi. Ci sono solo 70 km circa da percorrere tra dolci  colline che se non fosse per la continua pioggia sarebbero ancora più belle. Come sempre, i conti delle ore che ci servono per arrivare al famoso parco di Ao Phang-nga non  sono mai attendibili. Ci fermiamo nella città di Phang Naga per l'ennesima e ultima estensione del visto, ma un nubifragio ci trattiene più di due ore presso un distributore di benzina. Non potevo certo guidare con 10 cm di acqua sulla strada e la visibilità praticamente a zero. Anche queste soste però ci divertono perché immancabilmente le persone si avvicinano e vogliono sapere tutto su di noi, le loro facce e la loro meraviglia sono sempre un bel premio per noi che ai loro occhi siamo dei veri pazzi!!!!!! Alla fine arriviamo al parco e alloggiamo al suo interno presso un bungalow immerso nella foresta di mangrovie, Che spettacolo!!!!!!! Il parco, che si estende per 400 kmq deve la sua fama anche ad enormi faraglioni che emergono dal mare creando degli scenari unici, tanto che al suo interno furono girate delle famosissime scene del film 007 l'uomo dalla pistola d'oro. Facciamo subito una passeggiata al porto dove conosciamo per caso una signora thailandese con la figlia Alessia  che vive in Italia da 12 anni. Trascorriamo un oretta a chiacchierare con lei e sapendo che il giorno dopo volevamo visitare il parco in barca, ci ha trovato il capitano con il quale  ci avrebbe accompagnato da soli senza problemi di tempo invece delle due ore che altri pretendenti ci avevano promesso. Verso le ore 20, mentre fuori come al solito diluviava, sentiamo suonare un clacson e stupiti ci arriva nel bungalow la signora thai con la cena calda preoccupata per noi visto il tempo. Anche dopo cinque mesi di gentilezze da parte di tutti i thai qualcuno riesce ancora a stupirci e a farci capire che, come diceva sempre mio papà: Gino, viaggia sempre con il sorriso e riceverai sorrisi, viaggia a muso duro e troverai sempre ............ Alle nove del giorno dopo ci presentiamo dal capitano che ci accoglie come fosse un gran giorno di festa, saliamo in barca e noto subito che la differenza di marea dalla sera prima e di circa CINQUE metri più alta, partiamo con la corrente quasi a zero e velocemente sfiorando le fronde delle mangrovie che si appoggiano dolcemente sull'acqua usciamo dal larghissimo canale e davanti a noi si stagliano i meravigliosi pinnacoli di roccia completamente ricoperti dalla vegetazione. La Manu mi guarda e  dice, MA XE TUTTO VERO? Il nostro capitano ad un certo punto si ferma e ci scarica su una grande barca ancorata dove noleggiamo una canoa con vogatore che ci fa inoltrare tra le mangrovie dove i rarissimi pesci camminatori ci corrono tutto intorno. Un po' turistico per i miei gusti, ma ne valeva la pena. Ora i nuvoloni neri che si stagliavano all'orizzonte sono  più vicini e dopo un piccolo barlume di sole che ci illude, mentre pranziamo nel villaggio di pescatori costruito su palafitte arriva il solito diluvio che ci farà compagnia fino al nostro ritorno a terra dopo tre ore. Bagnati fradici( anche se avevamo la tuta completa anti acqua )sbarchiamo felici per aver visitato un sito unico ed indimenticabile. Il giorno dopo raggiungiamo Puket sempre senza soluzione di continuità sotto il monsone con il quale ormai ci diamo del tu!!!!!!! Troviamo alloggio poco prima del buio a cinque km dalla famosa spiaggia di Patong, che visitiamo solo la sera dopo in un intervallo fortunato di tempo decente. Io che sono stato  qui 25 anni fa non riconosco neanche un centimetro di quel paradiso che era una volta e dopo una passeggiata tra locali più o meno seri ce ne andiamo a dormire. Il vero motivo per il quale siamo arrivati fini a Puket era quello di farci tradurre il libretto della moto dal thai all'inglese ma purtroppo una volta trovato l'ufficio della motorizzazione ( cosa vi assicuro non facile) ci è stato detto che ciò era possibile forse solo a Bangkok, cioè 1000 km più a nord. Questa non ci voleva, in un attimo tutti i nostri programmi di raggiungere la Malesia in moto svanivano, anche perché una volta avuta la traduzione avremmo dovuto percorrere altri 1400 km verso sud. Dopo il rientro in albergo alla Manu viene un'idea geniale!!!!!!!!, mandiamo subito una mail al nostro amico olandese proprietario del Wasana resort dove abbiamo alloggiato giorni prima chiedendogli se potevamo lasciare la moto con parte dei bagagli da lui per tre mesi ( tanto dura il visto turistico malese) La sua risposta positiva ci ha riempito logicamente di gioia e perciò ora prenoteremo un volo a/r per Kuala Lumpur (130 euro) così domani raggiungeremo il wasana (400km) e caricheremo gli zaini per cominciare una nuova avventura. Lasciare la nostra moto ovviamente ci rattristisce non poco, ma tra tre mesi andremo insieme a lei in Laos e Cambogia sicuri che ci aspetterà noi la penseremo (sopratutto io) ogni qualvolta prenderemo un treno, un taxi, o un c......o di mezzo di trasporto che non sia una moto.  E' DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE!!!!!! ora con lo zaino in spalla forse ancora di più.

lunedì 2 luglio 2012







Riprendiamo il nostro vagabondare in Thailandia, abbiamo lasciato l'isola di kho Tao il 26/06/2012 dopo la grande vittoria contro l'Inghilterra. Di quest'isola, porteremo con noi di sicuro i nostri primi tatto o ma sopratutto il bel ricordo delle immersioni, delle feste in spiaggia e delle nostre pastasciutte divorate con Davide prima delle partite che attendavamo fino alle 2 del mattino tra chiacchere e risate. Un particolare saluto anche alla nostra Cremina una bella cagnolina che ci ha fatto compagnia x tutta la nostra permanenza dormendo tutte le notte davanti alla porta del bungalow e giocando in spiaggia con noi tutti i giorni.Al momento della nostra partenza ci ha accompagnato ululando fino a quando siamo scomparsi dalla sua vista e forse anche oltre, proprio commuovente. Dopo un'attraversata, questa volta con un traghetto nuovo e degno di questo nome , siamo sbarcati alle 5 del mattino a Chumphon. Seguendo la strada n.4 ci spostiamo sulla costa ovest della thailandia costeggiando il mar delle Andamanne. Sapevamo che il tempo sarebbe cambiato perché i monsoni qui in questo periodo danno dimostrazione della loro forza. Comunque tutto si risolve con fortissime piogge che durano però solo poche ore, mitigando la temperatura e rendendo il paesaggio di un verde accecante e di una vegetazione lussureggiante. La strada è larga e il fondo è quasi perfetto così raggiungiamo  Ranong in poco tempo e io guido con piacere ascoltando musica rag e trattenendo la Manu che balla seduta sul sidecar!!!!!!! In città tentiamo di imbarcarci per le isole di Ko Chiang e di Ko Phayam ma il mare mosso e il fatto che dovevo assoldare una decina di thai che mi caricassero la moto a mano sul traghetto x soli passeggeri superando un dislivello di marea di 3 metri circa mi fanno cambiare idea (giustamente). Decidiamo di proseguire seguendo sempre la bellissima strada n.4, fino a raggiungere dopo 50 km la spiaggia di Bang Baen beach, dove troviamo alloggio presso il  Wasana resort gestito da un simpaticissimo olandese con moglie thai che ci ha dato informazioni preziosissime per visitare la zona circostante. Nei 3 giorni successivi visitiamo spiagge lunghissime e deserte dove scorrazziamo con il nostro mezzo a tutta velocità, una vera libidine x un motociclista pazzo come me. Il pensiero vola subito a mie amici Cristiano e Stefano con i quali ho condiviso le stesse gioie ed emozioni in India  nel nostro mitico viaggio in moto. Correndo tra palmeti, dune e buoi i cartelli che indicavano i punti di raccolta e fuga in caso di Zunami ci ricordavano che qui nel 2004 molta gente moriva travolta dalle enormi onde e le rovine degli edifici erano li a testimoniare la distruzione. Questa zona abitata per 97% da mussulmani è l'area della thai meno popolata perciò la natura la fa da padrone, con foreste di mangrovie e lagune riparate dove incontrare degli enormi iguane come è capitato a noi no è per niente insolito. Facciamo le ore piccole tifando Italia con l'olandese scatenato più di noi, poi spiaggia e con un tramonto da togliere il fiato  salutiamo Bang Baen beach. Il programma prevedeva di percorrere i 150 per arrivare a Khao Lak in 3 ore circa ma gli improvvisi temporali (diluvi) che ci hanno accompagnato lungo il tragitto ci hanno visto  arrivare quasi con il buio dopo 7 ore di ( navigazione) visto l'acqua che c'era sulla strada. Anche questa zona è tristemente famosa x il disastro dello zunami, noi alloggiamo in un bel bungalow ovviamente nuovo e a soli 200 metri da noi si trova la motovedetta della polizia arenatasi in collina dopo la grande onda che tutto ha travolto e che ora è meta di pellegrinaggio da parte di turisti e non. Qui la gente è ancora spaventata visto che in aprile sono dovuti scappare in fretta allertati dalle sirene ora presenti ovunque lungo il litorale. Dobbiamo dirvi che anche noi ci sentiamo un po' a disagio pensando di dormire dove otto anni fa c'era solo morte e distruzione ma confidiamo nella buona sorte e .............. Ieri abbiamo fatto il bagno tra onde enormi ma lo sguardo andava inconsapevolmente sempre all'orizzonte, poi non ci pensi e ti diverti !!!!!!!!!!! Come al solito non sappiamo cosa faremo e dove andremo nei prossimi giorni ma di sicuro ci avvicineremo alla Malesia che dovremo per forza dei visti raggiungere prima del 8 agosto, forse in moto? in aereo? a piedi? MAH? non si sa vedremo come diciamo sempre: E' DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE!!!!!!!! Ciao e a Presto