martedì 23 ottobre 2012

Rieccoci al punto di partenza; Bangkok, stesso albergo di 9 mesi fa ma emozioni diverse e nuove. Abbiamo trascorso sei giorni nella capitale dove abbiamo riparato la tartaruga che non voleva più caricare la batteria perciò è stato necessario sostituire l'avvolgimento elettrico della dinamo e il raddrizzatore di corrente, cambiate pastiglie e pneumatico anteriore (una giornata). Fare i visti per Laos e Cambogia presso le rispettive ambasciate è stato facile e veloce, il tutto in un'ora circa (esclusi i tempi di percorrenza pari a 4 ore a/r. Per il permesso di passare il confine con il Laos in moto è stata molto più dura. Solo trovare e raggiungere la motorizzazione è stata una piccola impresa, poi sembrava non si potesse fare niente visto che non ho la residenza in thai, poi si poteva, perché anche se turista siccome non sarei tornato in Thailandia con la moto, si poteva fare. Alla fine, anche grazie all'interessamento di una gentilissima e carina impiegata, oggi dopo tre giorni mi è stata radiata la moto in thai, e ora giriamo senza targa ma con un permesso (lettera scritta in thai) con il quale dovremmo ( il condizionale è d'obbligo) riuscire a passare la frontiera. Cosa mi diranno in Laos che arriviamo con una moto senza targa e senza assicurazione? Lo scopriremo tra 4/5 giorni. Ci è rimasto anche del tempo per visitare la città dove i contrasti, gli eccessi, e le situazioni buffe, ti si propongono ad ogni istante e di conseguenza alla sera sei stanco anche se non hai fatto niente di eccezionale, a parte lo smog, i 32 gradi con il 90% di umidità  e il rumore assordante del traffico sempre caotico anche nelle stradine più piccole e nascoste. Alla sera tutto cambia e si illumina, passeggiamo tra bei locali, con ottima musica per tutti i gusti e gente da tutto il mondo.  Insomma, una vera capitale asiatica!!!!!!!!!!! Da domani  inizierà un'altra fase del nostro giro in Asia, ci sposteremo ad est viaggiando per circa 4 o 5 mesi tra Laos Cambogia e Vietnam nell'ordine, tre nazioni confinanti ma molto diverse tra loro, perciò faremo sicuramente delle grandi e nuove esperienze e conoscenze. Siamo eccitati e allegri come nove mesi fa e forse questa è la cosa più bella, ci sentiamo anche più forti, più calmi e sicuri di prima avendo per forza di cose assimilato certi "trucchi" che prima ignoravamo. I chilometri che ci separano dal Laos sono 700, ci impiegheremo tre giorni perché vorremmo assistere alla grande festa che il 28 ottobre per tre giorni vedrà lungo il fiume Mekong, che in quel tratto separa le due nazioni, lo svolgersi di regate, balli popolari e non per ultimo un grande mercato dove anche le tribù più lontane partecipano vendendo artigianato e cibo. Vorremo fare un saluto speciale al nostro amico Cristiano e Sandro più equipaggio di amici che sulla Gatta Blu un Gran Soleil da 46 piedi,  ieri  sono partiti dalle Canarie alla volta di Rio de Janeiro sfidando l'oceano  e sicuramente vivendo giornate indimenticabili. A voi tutti un grande Eliseo in poppa da Gino Manu







lunedì 15 ottobre 2012


Thialandia siamo tornati!!!!!!!  Partiti dalla squallida città di   Tawan  nel Borneo dopo un viaggio abbastanza disagevole che è durato circa 23 ore siamo arrivati al Wasana Resort con due passaggi aereo e tre pullman con relativi cambi x coincidenze ovviamente non conoscendo nessun orario, più uno strappo di 6 km con uno scooter con sidecar(carretto attaccato al fianco del mezzo) guidato da un sig. anziano che non parlava una parola d'inglese e che  aveva solo capito che volevamo un passaggio ma  non sapeva per dove!!!!!  e per la tappa finale, un comodo cassone  di un pick-up con gli zaini vicino a noi, ci sentivamo veramente felici e liberi. Ora non ho tante novità da scrivervi ma solo che stiamo programmando un'altra parte importante dell'avventura cioè la visita del Laos, Cambogia e Vietnam. Forse non mi crederete ma questo ci impegna molte ore del giorno, in ricerche e informazioni. Dobbiamo fare, oltre ai visti dei tre paesi anche un permesso speciale (qui è chiamato libretto viola)perché noi abbiamo una moto Thailandese guidata da stranieri e così dovremmo trovare degli uffici preposti al rilascio del permesso a Bangkok.... Cosa vi garantisco sicuramente non facile. Per far tutto questo ci fermeremo a nella capitale una settimana perciò avremo tutto il tempo, ma può essere che per una  festa importante a noi sconosciuta tutto chiuda per due o tre giorni perciò è sempre tutto elettrizzante ed incerto. Qui, al Wasana Resort  dove abbiamo lasciato la nostra tartaruga  tre mesi fa e che al nostro ritorno dopo pochi minuti già rombava,  siamo andati subito a correre e io a fare il matto sulla spiaggia. Godiamodell' ottima compagnia della famiglia dei proprietari con i quali si va al mercato, in spiaggia e si cena tutti insieme. Forse una settimana fermi qui ci basterà per organizzare tutto al meglio anche perché, a nove mesi dalla nostra partenza abbiamo fatto esperienza e ora il tutto ci viene un po' più facile e veloce. La Manu si dedica alla lettura della guida tra un massaggio e una camminata in spiaggia, mentre io più "tecnologico"collaboro con ricerche in internet, fino adesso ha funzionato, perciò, squadra vincente non si cambia!!!!!

sabato 6 ottobre 2012












La cittadina di Semporna era proprio come ce l'avevano descritta, brutta e sporca all'inverosimile ma per i giudizi finali aspettiamo la fine. Scesi dal pullman dopo esattamente 6.30 ore di viaggio troviamo subito alloggio presso il Sipadan Scuba in dormitorio che tutto sommato non è male. La voglia di fare immersioni non ci fa aspettare il 2 ottobre e così prenotiamo per il giorno dopo un giorno in barca con tre immersioni, una della quali nelle acque antistanti la paradisiaca isola di Pom Pom (vedere su google). Il mattino dopo  i due motori da 200 HP Yamaha fanno scivolare velocemente la nostra barca su acque dal colore blu intenso fino al punto d'immersione e così dopo 10 min di briffing ci immergiamo nelle acque limpidissime e non crediamo ai nostri occhi quando vediamo tartarughe ovunque di grandi e piccole dimensioni che si fanno avvicinare senza problemi per poi allontanarsi nel blu. Lo spettacolo continua per tutta l'immersione che dura circa 40 min. anche se non riusciamo a parlare, dai nostri occhi e dai nostri gesti si capisce quanto siamo elettrizzati  e quasi increduli davanti ad uno spettacolo del genere. Le altre due immersioni non sono da meno, sempre con le tartarughe onnipresenti riusciamo a vedere molti pesci coccodrillo, murene, pesci tromba  una seppia gigante che ci delizia con i suoi cambiamenti istantanei di livrea e il tutto con la coreografia di un'infinità di coralli  colorati duri e non, che neanche la più fervida fantasia può creare. Nel tardo pomeriggio sostiamo su un piccola isola paradisiaca circondata da sabbia bianca e sulle cui acque cristalline sostano gli zingari del mare. Che dire? Alla sera siamo propio sfiniti e dopo una cenetta di pesce tutti a nanna. Trascorriamo i tre giorni in attesa del grande appuntamento ascoltando i racconti di chi torna dalle immersioni e a volte veniamo rapiti dallo stile di vita dei locali , molto più simile a quello indiano. Già dalle sette del mattino bambini di 7/8 anni scalzi trasportano grandi pesi con le loro carriole in mezzo al traffico e alla sporcizia, altri dopo aver racimolato un po' di ringhit  chiedendo l'elemosina davanti al super mercato se li giocano subito  insieme a coetanei lanciando delle monete contro un muro e misurando la distanza tra una e l'altra. Tutto questo a pochi passi da noi che facciamo colazione all'inglese in un bar di cinesi prima di prendere la barca per fare le immersioni. Tutto questo ogni mattina e le domande che ci poniamo non trovano sempre risposte  Che fare? Abbiamo passato ore nei villaggi su palafitte ad osservare tutto e tutti circondati da gente gentile e sempre ben disposta nei nostri confronti. L'odore del pesce messo ad essiccare mescolato a  quello delle fogne a cielo aperto e agli scarichi dei motori delle barche arrivava ad intontirci, ma comunque era un'esperienza  importante che ci faceva capire come migliaia di persone vivano alla giornata inconsapevoli purtroppo che il loro stile di vita stia distruggendo il posto dove vivono visto che gettano tutto semplicemente in acqua. Le conseguenze non sono facili da descrivere forse capirete meglio con qualche foto. Alle sera la città è invasa dai topi che a centinaia scorazzano senza paura ovunque nell'indifferenza della gente che sembra non vederli. Nel frattempo conosciamo una marea di persone e con loro trascorriamo bellissime serate a parlare di tutto un po', di altri paesi e di storie di vita personale con le quali si potrebbe scrivere un libro ogni sera. E sì, è proprio bello viaggiare,  tra pochi giorni saranno passati nove mesi dalla nostra partenza e il bilancio diventa ogni giorno sempre più positivo. Noi ci guardiamo e ci diciamo: che culo!!!!!!!  E' arrivato il nostro turno, partiamo al mattino verso le 9 per immergerci a Mabul. Il tempo non è dei migliori ma sott'acqua è sempre un'esplosione di pesci colorati tartarughe e coralli fantastici. L'acqua a 30 gradi, anche a trenta metri, ci aiuta ancora di più a godere di immersioni  che durano in media 45 minuti e che ogni volta, ritornati in barca, ci lasciano senza parole. Il giorno dopo è il turno dell' isola di Mataking dove tutto è magnifico tranne il fatto che durante l'immersione veniamo investiti (x fortuna non da vicino) da più esplosioni di pescatori incoscienti che fanno uso della dinamite per pescare facilmente, e che i danni da loro provocati sono sotto i nostri occhi che vedono il corallo morto   e crateri molto grandi, segni inequivocabili di tanta ignoranza e stupidità. Il 5 ottobre 2012 rimarrà per sempre nella nostra memoria. E' il giorno di Sipadan!!!!!! Con più di un'ora di navigazione con mare forza 5 e fortissime raffiche di  pioggia vento raggiungiamo l'isola e dopo aver svolto le pratiche dell'arrivo con la polizia locale, qui possono arrivare massimo 120 al giorno e non c'è possibilità di errore perché i permessi sono nominativi!!!!!! Ok? tutto Ok, svuotiamo il nostro GAV dall'aria e come d'incanto ci troviamo letteralmente circondati da migliaia di pesci di tutti i colori e forme a tal punto da non riuscire a capire dove guardare, il nostro Dive Master, una signorina Slovena minuta ma che sa il proprio mestiere ci chiama battendo sulla bombola ed indicandoci un branco di squali che si dirigevano verso di noi.Vorrei tanto potervi descrivere quello che ho provato ma se avessi tanto talento ora sarei uno scrittore di fama mondiale perciò vi dico solo di provare a mettervi al mio posto e a quello della Manu e la cosa è fatta. Scherzi a parte, L'adrenalina era a mille anche perché mentre gli squali di circa due metri e mezzo ci sfioravano, tartarughe enormi passavano sopra la nostra testa, altri pesci di grandi dimensioni compresi giganteschi pesci Napoleone ci osservavano incuriositi ecc ecc. Tutto questo per un'ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  Tocchiamo più tardi il suolo di quest'isola protetta per consumare un piccolo spuntino giusto il tempo di leggere che il grande Capitan Jacques Costeau è stato qui nel 1989 e ha detto: I have seen other places like Sipadan, 45 years ago, but now no more. Now we have found an untouched pice of art. La seconda immersione ci fa vivere l'esperienza unica di nuotare all'interno di enormi branchi di grandi barracuda(vedi documentari di Super Quark) che ci circondano girando intorno a noi lentamente, basta poi guardare verso il blù e gli squali sono sempre li che ci osservano e basta avvicinarsi un po' che loro vengono verso di noi per poi virare all'ultimo momento!!!!! Quando guardo la Manu vedo che ha gli occhi spalancati e non finisce mai di indicarmi lo squalo più grande o la tartaruga più vicina a me. La vedo proprio felice e questo aumenta ancora di più, se fosse possibile la mia gioia. Per la terza immersione decido di portare con me la nostra nuova macchina subacquea consapevole di non poter superare i dodici metri di profondità ma non potevo non immortalare anche solo qualche istante di un'avventura così incredibile. Il risultato lo vedrete sulle foto del blog. Domani, dopo un giorno di relax che ci serviva per metabolizzare tante super avventure andremo a Tawau dove il 9 prenderemo l'aereo per Kuala Lumpur e il 10 per Puket. Che dire di questi tre mesi in Malesia e in Borneo? Tutto semplicemente fantastico 90 giorni che hanno lasciato nella nostra mente tanti piccoli tatoo di grandi avventure ed esperienze che non cancelleremo mai dalla nostra memoria.Grazie Malesia!!!!!!!!!!!!!!!!