lunedì 25 febbraio 2013








Si ritorna in mezzo alle montagne la strada 26 si snoda tra risaie e coltivazioni di pepe che viene messo ad essiccare al sole nei bordi delle strade creando dei mosaici dai colori verde nero e bianco. Dormiamo nella città di Thuot dopo 160km e belli riposati il giorno dopo decidiamo di fare una deviazione per strade secondarie complicandoci la vita con 70 km di sterrato talmente polveroso che quasi non vedevamo il paesaggio circostante e con la Manu che mi diceva : Te gavevo dito che ea strada no gera asfaltada !!!!!! comunque tutta esperienza che sicuramente gli servirà più avanti (speremo). Altri duecento km di strada verso Pleiku tutto sommato non esaltante e molto pericolosa perché percorsa da camion e pullman che non rispettano niente e nessuno. Avanti sempre se non fosse che la moto della Manu, all'improvviso scomparsa dai miei specchietti ,avesse rotto l'albero della frizione. La traino per pochi km e uno degli onnipresenti meccanici che si trovano lungo la strada dopo aver verificato il danno abbastanza importante ci dice di passare il giorno dopo alle ore 10 che la moto sarebbe stata pronta. Un po' titubanti  ma fiduciosi carichiamo tutti i bagagli sulla mia moto e in condizioni precarie ritorniamo sui nostri passi per una trentina di km non prima di aver forato causa troppo peso. Forse non è proprio la giornata giusta, trovato un albergo che definire sporco è nulla mangiamo in camera una minestra liofilizzata ( siamo dotati di pentola elettrica) e un po' di frutta e caffè si va a nanna. Alle 9.30 ci presentiamo dal meccanico che doveva ancora rimontare tutti i pezzi ma comunque il danno era riparato e con molta calma attendiamo e alle 12 circa si riparte. Da li in poi la larga strada che ci condurrà a Da Nang sulla costa sarà uno spettacolo per gli occhi e per la mente. Sono quei percorsi che quando sei alla fine vorresti tornare subito indietro per rifarli. Per ore abbiamo costeggiato un grande fiume in mezzo alla foresta con i colori che cambiavano come in un caleidoscopio. Ad ogni sosta per le foto o solo per guardarci intorno non serviva parlare bastava guardarci. A me mancavano solo i miei amici Stefano e Cristiano e forse qualche cavallo in più sotto il sedere per essere in paradiso. Arriviamo a Da Nang con il buio e ci fermiamo al primo albergo che troviamo senza neanche sapere dove fossimo   rispetto al centro città. Trattiamo sul prezzo e con soli 7 euro abbiamo una bellissima stanza con televisore al plasma, frigorifero wi-fi  aria condizionata, ascensore acqua calda e garage con guardiano.Il mattino seguente ci rendiamo conto di essere in una buonissima posizione rispetto a tutto quello che volevamo vedere e cosa importante avevamo già localizzato l'agenzia che ci serviva per fare l'estensione del visto di un' altro mese e cioè fino al 4 aprile. L'estensione richiedeva una settimana, ma questo lo sapevamo, perciò avevamo intenzione di sfruttare tutti i 30 km di spiaggia fino a visitare la magnifica cittadina di Hoi An. A questa perla situata alle foci di un grande fiume dedicheremo più giorni perché anche se molto turistica mantiene un fascino particolare con le sue case colorate e le barche tipiche un po ci ricordava Venezia e Burano. Qui abbiamo conosciuto degli italiani veramente simpatici con i quali abbiamo fatto delle grandi mangiate a base di calamaretti e conchiglie preparate in modo sublime e divorate nella selvaggia spiaggia di China beach sorseggiando molte birre ghiacciate. Un saluto affettuoso a Giacomo, Franco Carola e Valentina e alla coppia mista( Roma Toscana)  Fabio e Daniela. E' stato come tornare indietro nel tempo passeggiare tra le stradine di Hoi An specialmente nella notte di luna piena quando la città vecchia una volta spente tutte le luci pubbliche si illumina di migliaia di lanterne in seta , creando un atmosfera suggestiva e unica. Oggi 25 febbraio abbiamo ritirato i nostri passaporti e domani faremo solo 100 km fino a Uè antica capitale  imperiale del Vietnam ricca di storia e di spiritualità.

venerdì 15 febbraio 2013






Lasciamo Saigon al mattino presto sperando di evitare il caos di scooter che la attanaglia ma con scarsi risultati, non ci sono indicazioni stradali e perciò è tutto più difficile ma dopo quasi un'ora cominciamo a vedere la campagna e le nostre tartarughe borbottano sommesse e forse felici di vedere un po' di Vietnam. La Manu che ha già preso confidenza con le 4 marce del suo mezzo a volte mi sorpassa con un sorriso raggiante di felicità e di soddisfazione. Siamo sempre circondati da centinaia di scooter e il mio pensiero corre al viaggio India quando con i miei cari amici sfidavamo la sorte ogni minuto in mezzo ad un traffico che ad un europeo farebbe venire i brividi. Seguendo la bella statale 1 arriviamo nel primo pomeriggio a Ben Tre porta di accesso al delta del Mekong. Notiamo subito le grandi differenze dal Laos e Cambogia. Le strade sono più ben tenute e le buche maledette sono solo un brutto ricordo anche se il fondo stradale non è sempre buono. Quest'anno si festeggia il 50enario della fondazione del partito comunista e le bandiere rosse con falce e martello sono ovunque a migliaia perfino in aperta campagna e su tutto quello dove si può attaccare una bandiera. La prima impressione del cibo vietnamita e ottima e ci rimpinziamo di zuppe di pesce e altri manicaretti proprio buoni o forse si incontrano più con il nostro palato. Pernottiamo in un hotel del partito comunista, pulitissimo e ordinato per solo 5 euro, l'architettura mi ricorda i viaggi in Ungheria nei belli anni 80. Visitiamo i bellissimi e colorati dintorni di Ben Tre con i suoi mercati di pesce e la frutta tropicale freschissima visto che attraversiamo x ore solo frutteti e piantagioni di palme da cocco. Ci imbattiamo in una battuta di caccia a grosse pantegane che i cani snidano ma non uccidono così i proprietari  possono portarle a casa belle vive per consumarle in umido o alla griglia, gusti sono gusti. Guidare nel delta è proprio un piacere per gli occhi e così con calma raggiungiamo Vinh Long più a nord dove aspetteremo il capodanno cinese in compagnia di altre centinaia di migliaia di persone. Spettacoli con draghi balli e feste ci portano fino alla mezzanotte quando dei fantastici fuochi artificiali illuminano la notte e le acque del grande fiume, che divertimento!!!!!!!!! Dedichiamo un'intera giornata girando su una grande isola del Mekong  che raggiungiamo su di un traghetto riservato solo agli scooter con i locali curiosi e gentili. L'isola è tutta frutteti e mercatini che ammiriamo percorrendo delle piccole stradine a volte sterrate passando su ponti traballanti e salutando i cordiali abitanti.  Tanto relax troppo relax e allora ci facciamo del male percorrendo il giorno  dopo 350 km e raggiungendo la cittadina di Phan Thet (spiaggia di Mui Ne) sulla costa  a nord ovest da Saigon. Undici ore di scooter si fanno sentire ma il porto pieno di pescherecci, tutti in legno e colorati di giallo e rosso ci ripagano della fatica. Una doccia e un cenetta a base di  zuppa di anguilla veramente speciale e calamaretti alla griglia ci ridanno la carica,  siamo veramente felici !!!!!! Decidiamo di  fermarci più giorni a Mui Ne anche perché la mia tartaruga accusa problemi alla frizione che dovrò far sostituire con una modica spesa ma molta













 perdita di tempo. Qui ci si può divertire scivolando dalle alte dune di sabbia finissima( bollente) e dai colori ocra con tutte le sue sfumature, Noi ci siamo tuffati a ripetizione diventando tutti gialli e trovandoci addosso sabbia anche dopo più docce. Una lunghissima spiaggia bianca è territorio incontrastato di chi pratica il kitesurf visto che un forte vento sferza la costa dalle ore 10 fino alle 16 tutti i giorni calmandosi dopo il tramonto e creando alla sera una temperatura ideale per stare in riva al mare. 140 foto in due ore per farvi capire quale spettacolo di colori ci ha riservato l'escursione alle sorgenti delle fate corso d'acqua che scorre attraverso un tratto di dune creando interessanti formazione sabbiose e rocciose dai colori caldissimi. Le giornate sono sempre limpide e assolate così si decide di comune accordo di visitare la città di Da Lat famosa per la temperatura mite e luogo di vacanze dei vietnamiti, mai scelta fu più scellerata. Già affrontando le prime colline vedevamo i locali vestiti da inverno e noi li deridevamo ma dopo poco ci ritrovavamo con addosso tutto quello che poteva scaldarci, un freddo be...... Causa capodanno cinese che dura parecchi giorni non cera un letto libero e dopo ricerche estenuanti con la Manu che batteva i denti per puro caso alle 22 circa sorseggiando un tè caldo, quando rassegnati pensavamo di dover piantare la tenda una gentilissima cameriera ci offre un letto nella sua camera, non finiremo mai di ringraziarla. La Manu si è commossa!? Fuggiamo al mattino presto con la pioggia incombente e percorrendo una strada in montagna proprio da farsi in moto se non fosse stato per la nebbia fittissima e il fondo bagnato che ha provocato una scivolata per la Manu che comunque non ha avuto problemi solo qualche piccola escoriazione e imprecazione. Ritrovato il caldo arrivando a Nha Trang sul mare anche qui tutto pieno e così dormiamo in spiaggia su dei cartoni in compagnia di una guardia notturna che gentilissimo ci offre il caffè e persino la carta igienica in caso di bisogno  dicendoci a gesti di dormire tranquilli anche se la zona non sarebbe adatta per dormire in spiaggia. Tranquillizzati, come i veri barboni riposiamo (2 ore) e all'alba salutiamo il sole, facciamo colazione e intraprendiamo la prima tappa del famoso sentiero di Ho Chi Minh che serviva a rifornire di armi i soldati del nord e fortemente bombardato dagli americani, che ci porterà fino ad Hanoi con una puntatina al mare dove, condizioni marine permettendo faremo un paio di immersioni. l morale è alto e la Manu mi da già consigli su come guidare, cosa dire?

martedì 5 febbraio 2013









GOOD MORNING VIETNAM !!!!!!!!!! finalmente siamo arrivati a Ho Chi Minh(ex Saigon)dopo un viaggio allucinante durato 16 ore. La città ci ha dato il benvenuto con i suoi 8 milioni di abitanti per il 95% in scooter e sembra siano sempre tutti in strada.Il primo giorno (3 febbraio) l'abbiamo trascorso cercando di capire come funziona il traffico e già dalle prime ore informandoci dove potevamo comperare la tartaruga 3. Oggi 5 febbraio siamo già possessori di ben due tartarughe una a testa. La scelta è stata quasi obbligata a causa dei tanti bagagli e dall'impossibilità di reperire una moto a poco prezzo. Così con 350 euro abbiamo comperato 2 scooter con le marce un 125cc e un 100 cc molto simili allo scooter che avevamo in Malesia. La Manu è tutta eccitata all'idea di fare questa esperienza io invece sono un po' preoccupato perché il Vietnam non è sicuramente il paese dove guidare una moto con le marce per la prima volta, comunque andrà sicuramente tutto bene. Ho Chi Minh è sempre viva a qualsiasi ora ma di notte si illumina tutta specialmente in questi giorni di attesa per il capodanno cinese, fervono i preparativi e la gente è molto eccitata e sempre pronta a fare festa. Dopo aver visitato la città e i suoi musei tutti dedicati alla guerra domani comincia la nuova avventura. Ci dirigeremo verso il delta del Mekong che qui in Vietnam finisce la sua corsa nel mare della Cina creando scenari spettacolari che cercheremo di documentare con molte foto e con avvincenti racconti. Ps. Se qualcuno di voi ci seguiva anche in Facebook non ci vedrà per un paio di mesi visto che qui in Vietnam è oscurato, d'altronde siamo sempre in paese comunista!!!!!!!!!!

venerdì 1 febbraio 2013

Siamo pronti per andare in Vietnam, stasera alle 20.00 saliremo sul sleepbus a Sihanoukville che in 12 ore (presunte) ci porterà ad Ho Chi Minh (Saigon). Anche questa è una piccola avventura e un esperienza mai provata. Poi una volta arrivati il primo pensiero sarà quello di trovare la tartaruga 3 e partire per i probabili 2 mesi da vagabondi. Le notizie riguardo alla guida in moto sono allarmanti ma come dico sempre dopo aver guidato in India......... Comunque in Vietnam tutti sono concordi che non potremmo guidare perché nessuna patente viene riconosciuta ma noi ce ne freghiamo e se qualche volta la polizia ci fermerà cosa che avverrà sicuramente faro conto sul mio sorriso e sul fatto che dovrò sicuramente sborsare qualche dollaro. d'altronde viaggio senza patente senza documenti della moto e senza assicurazione, immaginate in Italia!!!!!!!!! Ti converrebbe fare una rapina in banca, avresti sicuramente meno problemi. Stiamo cercando in tutti i modi di annoiarci ma non ci riusciamo siamo costretti a divertirci perciò vogliamo dire a chi  ci ha chiesto prima di partire se non avessimo paura di annoiarci che ci dispiace deluderli ma ci stiamo divertendo un mondo!!!!!!!!!!! Ci sentiamo prossimamente dal Vietnam baci a tutti da Gino e super Manu