sabato 6 ottobre 2012
La cittadina di Semporna era proprio come ce l'avevano descritta, brutta e sporca all'inverosimile ma per i giudizi finali aspettiamo la fine. Scesi dal pullman dopo esattamente 6.30 ore di viaggio troviamo subito alloggio presso il Sipadan Scuba in dormitorio che tutto sommato non è male. La voglia di fare immersioni non ci fa aspettare il 2 ottobre e così prenotiamo per il giorno dopo un giorno in barca con tre immersioni, una della quali nelle acque antistanti la paradisiaca isola di Pom Pom (vedere su google). Il mattino dopo i due motori da 200 HP Yamaha fanno scivolare velocemente la nostra barca su acque dal colore blu intenso fino al punto d'immersione e così dopo 10 min di briffing ci immergiamo nelle acque limpidissime e non crediamo ai nostri occhi quando vediamo tartarughe ovunque di grandi e piccole dimensioni che si fanno avvicinare senza problemi per poi allontanarsi nel blu. Lo spettacolo continua per tutta l'immersione che dura circa 40 min. anche se non riusciamo a parlare, dai nostri occhi e dai nostri gesti si capisce quanto siamo elettrizzati e quasi increduli davanti ad uno spettacolo del genere. Le altre due immersioni non sono da meno, sempre con le tartarughe onnipresenti riusciamo a vedere molti pesci coccodrillo, murene, pesci tromba una seppia gigante che ci delizia con i suoi cambiamenti istantanei di livrea e il tutto con la coreografia di un'infinità di coralli colorati duri e non, che neanche la più fervida fantasia può creare. Nel tardo pomeriggio sostiamo su un piccola isola paradisiaca circondata da sabbia bianca e sulle cui acque cristalline sostano gli zingari del mare. Che dire? Alla sera siamo propio sfiniti e dopo una cenetta di pesce tutti a nanna. Trascorriamo i tre giorni in attesa del grande appuntamento ascoltando i racconti di chi torna dalle immersioni e a volte veniamo rapiti dallo stile di vita dei locali , molto più simile a quello indiano. Già dalle sette del mattino bambini di 7/8 anni scalzi trasportano grandi pesi con le loro carriole in mezzo al traffico e alla sporcizia, altri dopo aver racimolato un po' di ringhit chiedendo l'elemosina davanti al super mercato se li giocano subito insieme a coetanei lanciando delle monete contro un muro e misurando la distanza tra una e l'altra. Tutto questo a pochi passi da noi che facciamo colazione all'inglese in un bar di cinesi prima di prendere la barca per fare le immersioni. Tutto questo ogni mattina e le domande che ci poniamo non trovano sempre risposte Che fare? Abbiamo passato ore nei villaggi su palafitte ad osservare tutto e tutti circondati da gente gentile e sempre ben disposta nei nostri confronti. L'odore del pesce messo ad essiccare mescolato a quello delle fogne a cielo aperto e agli scarichi dei motori delle barche arrivava ad intontirci, ma comunque era un'esperienza importante che ci faceva capire come migliaia di persone vivano alla giornata inconsapevoli purtroppo che il loro stile di vita stia distruggendo il posto dove vivono visto che gettano tutto semplicemente in acqua. Le conseguenze non sono facili da descrivere forse capirete meglio con qualche foto. Alle sera la città è invasa dai topi che a centinaia scorazzano senza paura ovunque nell'indifferenza della gente che sembra non vederli. Nel frattempo conosciamo una marea di persone e con loro trascorriamo bellissime serate a parlare di tutto un po', di altri paesi e di storie di vita personale con le quali si potrebbe scrivere un libro ogni sera. E sì, è proprio bello viaggiare, tra pochi giorni saranno passati nove mesi dalla nostra partenza e il bilancio diventa ogni giorno sempre più positivo. Noi ci guardiamo e ci diciamo: che culo!!!!!!! E' arrivato il nostro turno, partiamo al mattino verso le 9 per immergerci a Mabul. Il tempo non è dei migliori ma sott'acqua è sempre un'esplosione di pesci colorati tartarughe e coralli fantastici. L'acqua a 30 gradi, anche a trenta metri, ci aiuta ancora di più a godere di immersioni che durano in media 45 minuti e che ogni volta, ritornati in barca, ci lasciano senza parole. Il giorno dopo è il turno dell' isola di Mataking dove tutto è magnifico tranne il fatto che durante l'immersione veniamo investiti (x fortuna non da vicino) da più esplosioni di pescatori incoscienti che fanno uso della dinamite per pescare facilmente, e che i danni da loro provocati sono sotto i nostri occhi che vedono il corallo morto e crateri molto grandi, segni inequivocabili di tanta ignoranza e stupidità. Il 5 ottobre 2012 rimarrà per sempre nella nostra memoria. E' il giorno di Sipadan!!!!!! Con più di un'ora di navigazione con mare forza 5 e fortissime raffiche di pioggia vento raggiungiamo l'isola e dopo aver svolto le pratiche dell'arrivo con la polizia locale, qui possono arrivare massimo 120 al giorno e non c'è possibilità di errore perché i permessi sono nominativi!!!!!! Ok? tutto Ok, svuotiamo il nostro GAV dall'aria e come d'incanto ci troviamo letteralmente circondati da migliaia di pesci di tutti i colori e forme a tal punto da non riuscire a capire dove guardare, il nostro Dive Master, una signorina Slovena minuta ma che sa il proprio mestiere ci chiama battendo sulla bombola ed indicandoci un branco di squali che si dirigevano verso di noi.Vorrei tanto potervi descrivere quello che ho provato ma se avessi tanto talento ora sarei uno scrittore di fama mondiale perciò vi dico solo di provare a mettervi al mio posto e a quello della Manu e la cosa è fatta. Scherzi a parte, L'adrenalina era a mille anche perché mentre gli squali di circa due metri e mezzo ci sfioravano, tartarughe enormi passavano sopra la nostra testa, altri pesci di grandi dimensioni compresi giganteschi pesci Napoleone ci osservavano incuriositi ecc ecc. Tutto questo per un'ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Tocchiamo più tardi il suolo di quest'isola protetta per consumare un piccolo spuntino giusto il tempo di leggere che il grande Capitan Jacques Costeau è stato qui nel 1989 e ha detto: I have seen other places like Sipadan, 45 years ago, but now no more. Now we have found an untouched pice of art. La seconda immersione ci fa vivere l'esperienza unica di nuotare all'interno di enormi branchi di grandi barracuda(vedi documentari di Super Quark) che ci circondano girando intorno a noi lentamente, basta poi guardare verso il blù e gli squali sono sempre li che ci osservano e basta avvicinarsi un po' che loro vengono verso di noi per poi virare all'ultimo momento!!!!! Quando guardo la Manu vedo che ha gli occhi spalancati e non finisce mai di indicarmi lo squalo più grande o la tartaruga più vicina a me. La vedo proprio felice e questo aumenta ancora di più, se fosse possibile la mia gioia. Per la terza immersione decido di portare con me la nostra nuova macchina subacquea consapevole di non poter superare i dodici metri di profondità ma non potevo non immortalare anche solo qualche istante di un'avventura così incredibile. Il risultato lo vedrete sulle foto del blog. Domani, dopo un giorno di relax che ci serviva per metabolizzare tante super avventure andremo a Tawau dove il 9 prenderemo l'aereo per Kuala Lumpur e il 10 per Puket. Che dire di questi tre mesi in Malesia e in Borneo? Tutto semplicemente fantastico 90 giorni che hanno lasciato nella nostra mente tanti piccoli tatoo di grandi avventure ed esperienze che non cancelleremo mai dalla nostra memoria.Grazie Malesia!!!!!!!!!!!!!!!!
venerdì 28 settembre 2012
venerdì 21 settembre 2012
Evviva !!!!! Siamo atterrati a Mulu, un piccolo aereoporto dove sembra di essere in un film. Nessuna cosa meccanizzata tutto viene fatto a mano e in cinque minuti è tutto finito. Proprio un bel volo di circa 90 min. con il suono dei motori ad elica sorvolando un interminabile distesa verde divisa a tratti da fiumi color ocra come fossero dei grandi serpenti. Seguiamo il consiglio di Patrizia e Danilo e ci fermiamo al Cave Homestay da loro consigliato. Praticamente dormiamo in una bella stanza a casa di una coppia con figlio e condividiamo tutti gli spazi con loro, ma la chicca è che per casa scorazzano sei gatti giocherelloni ed affettuosissimi. Tra di loro quello nero entra subito nelle nostre grazie e praticamente mangia e dorme con noi. Il capo famiglia, che lavora presso il parco che dista solo 350 metri dalla casa ci chiede subito se vogliamo partecipare al trekking di tre giorni che ci porterà a vedere i famosissimi Pinnacle . Noi ancora frastornati dal viaggio e da tante novità tergiversiamo e prendiamo del tempo anche perché il costo del tutto x due persone è di circa 200 euro. Dopo 3 ore circa, confrontati i prezzi con altri decidiamo di accettare e così cominciamo a preparare uno zaino(solo il mio perché la Manu non può portare pesi). Dobbiamo portarci il cibo x tre giorni, i sacchi a pelo. la zanzariera, sei litri d'acqua, vestiti di scorta e i poncho anti pioggia, il tutto x un peso stimato di 10/12 kg. Ignari di cosa ci attendesse nei 3 giorni successivi andiamo a letto felici e contenti. Primo giorno: Partiti presto con una barca stretta e lunga modello Indiana Jones e con altri due compagni d'avventura, risaliamo per circa tre ore il torrente a volte scendendo per spingere la barca causa scarsezza d'acqua e con le sanguisughe sempre in agguato. Dopo due tappe per visitare delle grotte, sbarchiamo e ci incamminiamo per otto km nella foresta. Il sentiero tutto in piano è molto piacevole e selvaggio con due attraversamenti di torrenti su ponti di corde e tanta natura. Con le spalle doloranti (solo le mie) dopo circa tre ore raggiungiamo il campo base denominato" campo five". Una bella struttura tutta in legno integrata nella foresta e con un bel torrente vicino dove ci tuffiamo senza esitazione visto il caldo e la grande sudata!!!!!!!!!! Alla sera ceniamo tutti in compagnia, circa una trentina di giovani e la nostra guida ci pianifica la scalata del giorno dopo con un breffing che non ci ha fatto più parlare ma solo dire: Ma ea scherza vero? No xe possibie!!!!! Secondo giorno: Sveglia alle 5.30 colazione e alle 6 il nostro gruppo (4) era pronto. Dopo 200 metri in piano il sentiero diventa praticamente una salita ripidissima da farsi a tratti tirandosi con delle corde, e quasi sempre arrampicandosi con mani e piedi, ma la cosa assurda era che questo sarebbe durato per tutti i 2400 metri del sentiero, arrivando a coprire alla fine un dislivello di 1500 metri. Salivamo praticamente perpendicolari alla montagna senza nessun zig zag ma dritto x dritto, guardavamo davanti a noi e non credevamo di riuscire a proseguire. Sapevamo poi che gli ultimi 400 sarebbero stati i più pericolosi dove le pareti a 90 gradi dovevano essere superate a forza di braccia e con dei passaggi pericolosissimi senza nessuna sicurezza. Dopo i primi 900 metri di salita io vedevo tanti puntini luminosi e mi veniva da vomitare, così anche la Manu, ma vedere gli altri salire il pensiero è stato: A costo de morir, xe và sù eori, ghe andemo anca nialtri casso!!!!!!!! Superato il momento peggiore non ci siamo più fermati o quasi e così dopo 4 ore di sudore e fatica abbiamo raggiunto la vetta e lo spettacolo che avevamo davanti era unico ed ineguagliabile. La Manu è stata a dir poco eroica e la sua gioia era palpabile, non finiva di dire, SONO LA SUPER MANU!!!!!!!!! Quaranta minuti a goderci il meritato spettacolo e poi la discesa altrettanto se non più pericolosa della salita, con le gambe che non tenevano più e la Manu che rotolava rovinosamente a terra più volte, con lievi danni alle ginocchia e un principio di svenimento. Alle ore 15.18 eravamo di nuovo al campo 5 letteralmente morti ma con una gioia interna da poter spaccare il mondo.Terzo giorno: Percorriamo al contrario gli otto km di foresta saliamo in barca e alle 12.30 eravamo nel ristorante del parco con due birre ghiacciate e un bel piatto di carne davanti. Spero che questo mio riassunto di una vera avventura non vi abbia annoiato, anzi spero di esser riuscito a farvi percepire l'odore del nostro sudore e l'energia della nostra felicità!!!!!!!! Gli ultimi due giorni al parco li trascorriamo a leccarci le ferite e a piccole escursioni a grotte, tra le quali le Deer Cave che sono le più grandi del mondo e passeggiate su ponti di corde sospesi a 30 metri di altezza che attraversano la giungla. Ora dopo una settimana di isolamento nel cuore del Borneo vi sto scrivendo da Kota Kinabalu che abbiamo raggiunto ieri con un volo da Mulu via Miri sempre con aerei ad elica e sempre dentro l'avventura. Stiamo tentando di prenotare le immersioni a Sipadan prima di spostarci da qui perciò come al solito non sappiamo cosa e dove saremo domani, D'altronde ........ E DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE!!!!!!!! Ps. Un saluto speciale va al nostro amico Cristiano Brussa che da ieri ha intrapreso un lungo viaggio in barca a vela che lo porterà ad attraversare l'oceano ed arrivare a Rio de Janeiro insieme a Sandro e altri due amici. A voi tutti un buon vento in poppa dai vostri amici Gino Manu
mercoledì 12 settembre 2012
La città dei gatti non poteva che essere allegra e simpatica, grandi raffigurazioni di gattoni spuntano ovunque, nei giardini, nelle rotonde ,nelle immagini della città e ovviamente nei negozi di souvenir. Il grande e placido fiume Sarawak che la attraversa la rende vivibile e affascinante, ci sono delle piccole barche in legno che traghettano turisti e locali da una sponda all'altra quasi come sul Canal Grande della nostra amatissima Venezia. La prima visita non poteva essere che al museo dei gatti, bello e ben curato. Un'intera giornata la trascorriamo al parco degli Orangutang del Borneo dove abbiamo avuto il piacere e la fortuna di vedere da vicino questi simpatici scimmioni dal folto pelo rossiccio. Il maschio dominante dal peso di oltre 150 chili e dalla testa enorme ci guardava mentre si nutriva e noi da una distanza di sicurezza scattavamo foto ma eravamo sempre pronti alla fuga visto che a volte perfino i ranger erano stati attaccati e seriamente feriti. Al nostro ritorno in città assistiamo agli allenamenti sul fiume di grandi e coloratissime piroghe con 28 rematori in vista della grande regata che si svolgerà il 16 di settembre. Ci spostiamo da Kucing previa prenotazione per l'alloggio al parco Bako che raggiungiamo con un trasferimento in pullman e uno in barca. Le grandi raccomandazioni da parte degli addetti al parco di non fare assolutamente il bagno causa coccodrilli sempre in agguato (4 vittime all'anno) non ci rallegra ma di certo non ci ferma, il nostro bungalow in mezzo alla foresta ci fa sentire parte della stupenda natura che ci circonda, poi quando la Manu indossa il suo cappello da ranger binocoli al collo e zaino mimetico, l'avventura può iniziare. Già il primo giorno verso le 16 avvistiamo le famose e schive scimmie Nasiche che si nutrono sugli alberi ad una decina di metri di altezza, una bella fortuna perché a volte non si fanno vedere per giorni. Foto e commenti ripetizione fino a quando con pochi agilissimi balzi si dileguano nel fitto della foresta. Siamo felicissimi e carichi di entusiasmo, trattenuti solo da l'influenza che il nostro caro amico Omar ci ha voluto regalare prima di partire da Kuala L. Stranamente il più colpito questa volta sono io che con la febbre a 38 stento un po' a reagire ma comunque, Refo!!!!!!! Il giorno dopo, febbricitante ma sempre pieno di energia seguo la Manu in un trekking di 4 ore nella foresta e dopo una sudata memorabile la febbre scompare e passo i miei malanni alla mia dolce metà che comunque con due aspirine risolve il tutto in poche ore. Alla sera rimaniamo padroni insieme a pochi altri viaggiatori di tutta l'area e seguiamo da vicino i macachi che cacciano i granchi nell'acqua bassa in spiaggia, davvero una cosa stranissima!!!!!!!!!!!! Ed ora il pezzo forte!!!!! dopo otto mesi finalmente i miei primi contatti ravvicinati con i serpenti!!!!! Le vipere arboricole qui sono di casa ed una in special modo mi diventa "amica" e si fa fotografare da vicino senza reagire anche quando la prendo delicatamente con un bastone per vederla meglio e poi rimetterla al proprio posto. Chissà perché tutti scappavano!!!!!!!!! L'escursione notturna nella foresta accompagnati da una guida ci ha riservato piccole belle sorprese, Ragni, rane velenose e altri stranissimi insetti che solo occhi esperti potevano notare e poi tante lucciole a salutarci. Ora siamo ritornati a Kocing e il 14 settembre prenderemo un aereo che ci porterà fino al parco di Gunung Mulu. Gli spostamenti in Borneo sono a volte lunghi e complicati visto che bisogna sempre prenotare in anticipo tutto, i voli sono economici e pratici per esempio, il Gunung Mulu è raggiungibile solo in aereo o con più di un giorno di navigazione in barca ma solo se il fiume lo permette e poi bisogna prenotare il resort causa i pochi posti disponibili. Non è facile ma sicuramente fattibile x tutti, bisogna solo essere bene informati e avere sempre un po' di C.......
mercoledì 5 settembre 2012
Lasciamo Tioman dopo una bella settimana in relax e in ottima compagnia. Ritroviamo la nostra tartaruga 2 che ci aspetta per accompagnarci a Kuala Lumpur dove inevitabilmente ci separeremo. In due giorni raggiungiamo la capitale e lì abbiamo appuntamento con Omar e la Lily che avevamo conosciuto 10 giorni prima e che ci ospiteranno in casa loro per 3 giorni. Ottima accoglienza da parte dei nostri amici che ci hanno anche preparato una ottima pasta con il granchio e l'immancabile caffè con la moka. Alla sera usciamo insieme a festeggiare il nostro primo anniversario di matrimonio mangiando dell'ottimo pesce in una via animatissima e colorata. Il mattino successivo ritrovato non senza fatica il concessionario dove avevamo acquistato la tartaruga 2, in cinque minuti sbrigate le veloci formalità e dopo aver incassato i soldi della vendita(non proprio quelli voluti) salutiamo la nostra compagna di viaggio e ci dedichiamo alla visita della città. Altre belle serate in compagnia di Omar che ci fatto sentire come a casa nostra sempre affettuoso e premuroso nei nostri confronti. Oggi 5 settembre siamo atterrati dopo un tranquillo volo di un ora circa a Kuching nel Borneo malese che nella lingua locale significa GATTO!!!!!!!! Ora pianificheremo i nostri 35 giorni di permanenza in questi luoghi carichi di fascino e natura selvaggia, visitando i parchi e facendo dei trekking tra i più famosi e impegnativi dell'Asia. Secondo programma visiteremo sicuramente anche l'isola di Sipadan dove se sarà possibile effettueremo immersioni in uno dei luoghi più belli al mondo!!!!!!!! Non sarà così facile visto che solo 120 sub al giorno possono immergersi e forse dovremmo aspettare un po' non avendo prenotato niente, ma con la Manu che porta sempre fortuna sicuramente saranno tutti lì ad aspettarci a braccia aperte!!!! Un saluto speciale a Omar e alla Lily e uno super alla tartaruga 2!!!!!!!!!!!!!!!!!
venerdì 31 agosto 2012
Risaliti sulla nostra tartaruga 2, ogni pensiero sembrava andare più veloce di noi e il paesaggio lungo la costa era di sicuro più gradevole e vario dei precedenti. Decidiamo comunque di non fare molti km e così dopo averne percorsi un centinaio ci fermiamo a Kuala Terengganu. Gradevole cittadina con un bel lungomare illuminato da alberi artificiali completamente ricoperti da piccole luci, un bel colpo d'occhio!!!!! Il giorno dopo, riposati e con il morale sempre più in ripresa decidiamo di percorrere i 250 per arrivare a Cherating , villaggio completamente anonimo che però le migliaia di surfisti che frequentano questo luogo hanno trasformato in un accogliente e simpatico posto dove trascorrere un paio di giorni almeno. Così facciamo anche noi, e finalmente finito il ramadan si vedono grandi capre arrostire a fuoco lento in spiaggia fino al calar del sole per venire sbranate in pochi minuti dai locali e viaggiatori presenti. Poi, la nostra permanenza ci regala anche un bel incontro con Omar da Roma e Lily malesiana che dopo quasi otto mesi ci preparano un caffè con la moka che noi abbiamo apprezzato in maniera esagerata oltre che ad una ottima pastasciutta. Altro trasferimento verso l'imbarco per Tioman, una bella isola in parte praticata da surfisti. Ci imbarchiamo nel primo pomeriggio
dopo aver trovato un parcheggio custodito per la tartaruga 2. Due ore di traghetto in mezzo al casino di bambini e adulti che vomitavano e che correvano da un bagno all'altro. Alla quarta fermata finalmente sbarchiamo e una bella spiaggia bianca ci accoglie abbracciandoci con le sue palme e dicendoci che non c'era posto da dormire. Ma una gentile proprietaria di un resort ci ha invitato a dormire sulla terrazza del ristorante con un materasso, riservandoci un bungalow che si sarebbe liberato il giorno dopo. Bella nottata passata con tre gattini dentro il sacco a pelo e mamma gatta tra noi due. Con un trekking di sette km sola andata in mezzo alla foresta scopriamo la spiaggia di JUARA, bella e selvaggia con pochi bungalow tra le palme. In quest'isola abbiamo avuto anche più incontro con i pipistrelli volpe che raggiungono anche gli ottanta cm. di apertura alare belli ed innocui e poi con lo scoiattolo gigante volante che per sfuggire ai predatori si lancia nel vuoto e può planare grazie a delle membrane che uniscono le zampe al corpo. Decidiamo di spostarci e di fermarci per 6 giorni in completo super relax in ottima compagnia di un'altra coppia che ha mollato tutto come noi circa due mesi fa. Ora vi descrivo una nostra giornata tipo(le imprecazioni fatele alla fine) Ci si alza alle 9.30 circa, bagno in mare, doccia e colazione sulla terrazza in spiaggia. un ora di relax e dopo una nuotata ininterrotta x un ora circa,raggiungiamo una piattaforma galleggiante dove prendiamo il sole. Verso le 14 si pranza leggero fronte mare, chiacchierata con gli amici, musica,birra fresca e relax in amaca. Più tardi bella passeggiata sull'isola per foto e piccolo spuntino a birra e patatine. Buona cena in spiaggia, non sempre a base di pesce ma comunque di ottimo cibo malesiano e non . Le serate finiscono sempre sul tardi, leggendo, consultando internet, e giocando, in compagnia di gente da tanti paesi diversi. Tutto questo sempre a piedi nudi e in pantaloncini. Mi immagino già i vostri commenti alla fine di queste righe perciò vi dico che io al posto vostro direi le stesse cose e forse anche peggio, ma noi sappiamo che ci volete tutti bene e che la nostra gioia è anche la vostra perciò capisco i tanti vaff...... e i stron.......... Ciao dai vostri amici
dopo aver trovato un parcheggio custodito per la tartaruga 2. Due ore di traghetto in mezzo al casino di bambini e adulti che vomitavano e che correvano da un bagno all'altro. Alla quarta fermata finalmente sbarchiamo e una bella spiaggia bianca ci accoglie abbracciandoci con le sue palme e dicendoci che non c'era posto da dormire. Ma una gentile proprietaria di un resort ci ha invitato a dormire sulla terrazza del ristorante con un materasso, riservandoci un bungalow che si sarebbe liberato il giorno dopo. Bella nottata passata con tre gattini dentro il sacco a pelo e mamma gatta tra noi due. Con un trekking di sette km sola andata in mezzo alla foresta scopriamo la spiaggia di JUARA, bella e selvaggia con pochi bungalow tra le palme. In quest'isola abbiamo avuto anche più incontro con i pipistrelli volpe che raggiungono anche gli ottanta cm. di apertura alare belli ed innocui e poi con lo scoiattolo gigante volante che per sfuggire ai predatori si lancia nel vuoto e può planare grazie a delle membrane che uniscono le zampe al corpo. Decidiamo di spostarci e di fermarci per 6 giorni in completo super relax in ottima compagnia di un'altra coppia che ha mollato tutto come noi circa due mesi fa. Ora vi descrivo una nostra giornata tipo(le imprecazioni fatele alla fine) Ci si alza alle 9.30 circa, bagno in mare, doccia e colazione sulla terrazza in spiaggia. un ora di relax e dopo una nuotata ininterrotta x un ora circa,raggiungiamo una piattaforma galleggiante dove prendiamo il sole. Verso le 14 si pranza leggero fronte mare, chiacchierata con gli amici, musica,birra fresca e relax in amaca. Più tardi bella passeggiata sull'isola per foto e piccolo spuntino a birra e patatine. Buona cena in spiaggia, non sempre a base di pesce ma comunque di ottimo cibo malesiano e non . Le serate finiscono sempre sul tardi, leggendo, consultando internet, e giocando, in compagnia di gente da tanti paesi diversi. Tutto questo sempre a piedi nudi e in pantaloncini. Mi immagino già i vostri commenti alla fine di queste righe perciò vi dico che io al posto vostro direi le stesse cose e forse anche peggio, ma noi sappiamo che ci volete tutti bene e che la nostra gioia è anche la vostra perciò capisco i tanti vaff...... e i stron.......... Ciao dai vostri amici
sabato 18 agosto 2012
I tre giorni previsti per raggiungere la costa est della Malesia sono magicamente diventati due causa ramadan e la conseguente impossibilità di mangiare durante il giorno e di trovare alloggio x la notte. Comunque i 360 km sono stati piacevoli solo quando attraversavamo le montagne per poi piombare nella solita noia di un paesaggio piatto e senza niente di particolare. Arrivati al punto d'imbarco sbrighiamo velocemente la questione biglietti e il parcheggio della tartaruga2 anche con l'aiuto di un gentilissimo personaggio conosciuto per strada. La velocissima barca con due motori fuoribordo 115 Yamaha in circa 40 min. ci trasborda all'isola più piccola delle Perhentian per esattezza Kecil. Pieni di entusiasmo ,vista la paradisiaca isola cerchiamo alloggio purtroppo invano provando in tutti i resort sia da una parte che dall' altra dell'isola sempre con gli zaini in spalla, ma essendo arrivati un venerdì di agosto alle 17 di un week end di festa per gli abitanti di Singapore, non ci rimaneva altro che dormire in spiaggia. E così passiamo la più brutta notte del nostro viaggio. Umidità al 100%, zanzare assatanate, un diluvio alle 3 di notte non ci hanno fatto chiudere occhio per più di un minuto, così quando abbiamo visto le prime luci del giorno eravamo già sollevati. Fortunatamente poco più tardi ritroviamo una coppia di amici conosciuti alle Cameron highlands che ci trovano un bungalow vicino al loro, mai scelta fu più sbagliata ma questo lo scoprirete più avanti. La lunga spiaggia di sabbia bianca bagnata da acque limpidissime di color turchese ci hanno fatto dimenticare tutti i problemi e le nostre giornate si preannunciavano meravigliose. Passiamo le mattinate a fare snorkelling ammirando pesci e coralli stupefacenti a pochi metri dalla riva. Anche l'incontro con una tartaruga marina gigante che abbiamo accarezzato e ammirato su pochi metri d'acqua è stato un momento indimenticabile del nostro viaggio. Trascorriamo due giorni in compagnia di quattro coppie di italiani simpaticissimi con i quali condividiamo nuotate e cene in riva al mare in allegria. Tra di loro Alessandro ex fotomodello particolarmente apprezzato dalla Manu e da tutti anche per la sua simpatia Federico un ingegnere progettista dei motori Ferrari da corsa e non per ultimo Davide ideatore delle sorprese che tutti noi abbiamo trovato negli ovetti Chinder, la nostra salute era assicurata da Gabriele infermiere aTorino, tutti ovviamente accompagnati da splendide ed interessanti compagne di viaggio, a loro tutti vanno i nostri affettuosi saluti. Dei vari diving presenti sull'isola scegliamo il Turtle Bay Divers che con il suo staff ci ha accompagnati in splendide immersioni in svariati siti, sempre in sicurezza e con grande professionalità e simpatia, La Manu ora è sempre più sicura in acqua anche sui relitti con poca visibilità e molta corrente, la vedo proprio divertirsi e godere del mondo sommerso e di tutte le bellezze che questi mari ti possono offrire. La vita notturna è sempre allietata da musica in spiaggia e da bella gente che si diverte, non come i party a Ko Tao ma comunque coinvolgente e animata come quando in pochi minuti ci siamo trovati tutti a ballare sotto un acquazzone improvviso. Dopo una settimana indimenticabile quando al mattino la Manu si è recata a ritirare i passaporti, carte di credito e i contanti (1000 euro circa in dollari e moneta locale) che avevamo lasciato nella cassetta di sicurezza all'interno della recepiton pagando il servizio, la sento gridare: Gino Gino ci hanno rubato tutti i soldi!!!!!!!!!! Purtroppo era tutto vero, la cosa peggiore è che il proprietario ridendomi in faccia sosteneva che i soldi non c'erano mai stati sapendo benissimo di mentire. La cassetta non era stata forzata e sicuramente con una seconda chiave aveva preso i soldi lasciando tutto il resto per dimostrare che noi potevamo non avere mai messo dei soldi con i documenti. La cosa era stata architettata perfettamente e a me che penso possiate immaginare il mio stato d'animo, non mi restava che scaricare la mia rabbia sfondando una parete di legno a pugni per poi andare a fare l'inutile denuncia alla polizia. Lascio a voi ogni considerazione altrimenti dovrei scrivere chissà quanto, comunque sia neanche questo assurdo episodio riuscirà a scalfire la nostra voglia di viaggiare. Certo la rabbia e tanta ma come diciamo sempre: E' DURA LA VITA DEL VIAGGIATORE PS Il resort dove siamo stati derubati si chiama Lemon Grass.
Iscriviti a:
Post (Atom)