giovedì 6 marzo 2014

MAGICA CARABAO


A malincuore e in silenzio lasciamo  insieme a Carlos, Pandan e la famiglia Ludving ,percorriamo i 60 km che ci separano da Caticlan da dove alle 6 del mattino dopo ci saremo imbarcati per Carabao. Visto i costi proibitivi dei pochi alberghi che si trovano a Caticlan decidiamo di dormire in spiaggia proprio fronte il porto da dove partirà la nostra bangka (tipica barca filippine con bilancieri) il mattino successivo ma, come succede spesso alla Filippine quando la gente del posto viene a conoscere il nostro programma per la notte, subito una gentilissima persona ci invita a dormire a casa propria, non propriamente in casa ma sotto una tettoia in giardino, ci fornisce di coperte e cuscini ci augura la buonanotte e il gioco è fatto....ONLY IN THE PHILIPPINES. Il giorno dopo un fortissimo vento soffiava da nord e il piccolo porticciolo era in parte riparato ma al largo si vedevano benissimo delle grandi onde dalle creste bianche e tutto ciò non ci rassicurava ma ormai la decisione era presa, si parte ugualmente . La moto viene caricata a bordo da sei persone e la mia apprensione era fortissima comunque dovevo fidarmi e fare finta di niente anche se pregavo in tutte le lingue del mondo che la mia amata moto non finisse in acqua.
Si parte e dopo dieci minuti di navigazione le grandi onde investivano la barca che beccheggiava in maniera assurda con l'acqua che passava da prua a poppa bagnando ogni cosa, ma come non bastasse con il mare in tempesta, a metà tragitto si rompeva il timone e di conseguenza la barca priva di controllo navigava con il mare in prua saltando come una cavalletta impazzita, la Manu che aveva deciso di rimanere  all'interno era di colore bianco cadavere e  stringeva forte a se il giubbotto di salvataggio mentre il 90% della gente vomitava. Dopo più di un ora di navigazione, arrivati in prossimità del porto,  per far virare la barca verso sinistra tutto l'equipaggio si aggrappava sul bilanciere di sinistra con il corpo completamente immerso  come far da timone e per fortuna la manovra diede buon esito così, sbarchiamo in spiaggia senza conseguenze ma con le gambe traballanti. Il Mayor di Carabao avvisato del nostro arrivo  da Alessandro ci ha inviato un pick up della polizia che caricato a bordo Carlos e parte dei nostri bagagli ci fa strada fino alla residenza del primo cittadino con la gente che ci guardava esterefatta. Il Mayor di nome Samsung Ronny ci invita a pranzo e dopo un po' di discorsi politici ci accompagna di persona sul terreno di proprietà di Alessandro, noi rimaniamo a bocca aperta quando ci si presenta  davanti una spiaggia bianca orlata da palme, tutta per noi e solo per noi, nelle vicinanze risiede una famiglia  composta da padre madre e 13 figli 7 dei quali risiedono a Boracay  dove la moglie lavora tutta la settimana per rientrare il week end. Il capo famiglia ci farà da custode  e da punto di riferimento per qualsiasi cosa noi avessimo bisogno, senza neanche accorgercene ci prepara un riparo per il vento con delle grandi foglie poi fa salire uno dei figli in cima  ad una palma per procurarci cocchi freschi che serviranno a dissetarci ,ci fornisce di due taniche per l'acqua e scompare dentro la sua capanna. Ancora increduli piantiamo le nostre tende sotto le palme  sulla sabbia bianca a dieci metri dall'azzurrissimo mare che assomiglia ad una piscina
ECCO IL NOSTRO PARADISO PRIVATO

PISCINA PERSONALE

I PRIMI CAMPEGGIATORI DI CARABAO

. Un posto da sogno che tutti hanno  immaginato  almeno una volta nella vita, passiamo i primi giorni ad organizzare in nostro "resort" che chiamiamo "Wild with Style", abbiamo preparato la cucina, il bagno,la doccia e l'angolo per il barbecue, non avevamo energia elettrica e per l'acqua dovevamo andare con le taniche a rifornirci direttamente da una sorgente che veniva incanalata e dove tutto il Barangay si riforniva e andava a lavare i panni.
OLIO DI GOMITO E VAI!!!!!!!!!!
Il paese di S. Jose si trova a circa 3 km,  noi lo raggiungevamo in moto per far provviste  a  volte  a piedi per tenerci in allenamento. Dall'altra parte dell'isola si trova la spiaggia di Lanas dove sono situati i resort più belli ed ovviamente più costosi, sono solo 5  e i prezzi per le camere vanno da 1200 pesos in sù, noleggiare uno scooter per mezza giornata costa 500 pesos, prezzi molto alti ma la qualità è  pure alta e su standard europei. Noi, ci recavamo a Lanas solo per vedere il tramonto e per prendere la barca che partiva alle 6 del mattino diretta a  a Boracay che con il mare calmo raggiungevamo in circa  30 minuti spendendo 50 pesos a tratta, in quel di Boracay facevamo provviste di generi alimentari italiani e ci mangiavamo un  super panino  con la mortadella seduti in riva al mare bevendo buona birra, per voi forse una banalità ma per noi una goduria esagerata. Spesso passavamo le serate le in paese per bere una birra e per giocare a Color Game un gioco d'azzardo che consisteva nel tirare tre palline da ping pong dentro un grande imbuto che le faceva cadere su un tabellone con sei colori diversi, se avevi puntato il, o, i colori esatti vincevi il doppio della posta, un gioco tanto semplice quanto divertente, si poteva puntare da un minimo di 1 pesos (60 pesos è un euro) fino ad un massimo di 3000 pesos, noi giocavamo anche  per due ore 1 o 5 pesos al colpo vincendo a volte ben 80 cent di euro a serata !!!!!!!!!!
COLOR GAME
Il tempo è stato sempre bello anche se il vento a volte era fastidioso, le temperature andavano dai 30 gradi di giorno ai 23 di notte pochissima umidità e sempre una leggera brezza dal mare . Un capitolo speciale va dedicato al cibo e alla sua preparazione, il pesce era sempre freschissimo e comperato direttamente dai pescatori a prezzi ridicoli cucinato alla griglia e mangiato direttamente in spiaggia, non mancavano delle grandi pastasciutte, insalatone, braciole di maiale alla griglia, seppie calamari e frutta di stagione. Ogni volta dovevamo  procurarci la legna ed accendere il fuoco come si faceva una volta ma di certo il tempo non ci mancava ed era sempre un gran divertimento aspettare che tutto fosse pronto in "tavola. Partecipavamo a tutte le feste  con relative elezioni delle miss organizzate dai Barangay, venivamo ringraziati tramite microfono dagli organizzatori per la nostra presenza e ci veniva offerto da mangiare e bere a volontà, ballavamo sempre fino a notte inoltrata con grande soddisfazione dei presenti essendo gli unici turisti  ed i primi campeggiatori nella storia dell'isola, glia altri pochi turisti presenti sull'isola non lasciavano mai il proprio resort perdendosi sicuramente le cose e la vita vera di un'isola  d'altri tempi. I bambini ci circondavano ballando come mai avevamo visto prima, sembravano tutti dei piccoli professionisti e le bambine si muovevano come piccole cubiste smaliziate e sempre con il sorriso.
RIMINI E RICCIONE? NO....CARABAO BY NIGHT
Ormai ci conosceva tutta l'isola e in ogni posto ci recassimo la gente ci chiamava per nome e ci invitava a ballare, a mangiare o solo a chiacchierare con loro, l'importante era che fossimo felici e contenti. Ora voglio spendere due parole per quest'isola incantevole con spiagge bianche,  insenature incantevoli, belle grotte  e sorgenti con acqua purissima, una natura selvaggia ed intatta popolata da circa dieci mila persone che risiedono in 5 diversi Barangay, praticamente c'è una sola strada in cemento ad una corsia stretta lunga 6 km che taglia in due l'isola poi solo sentieri sterrati percorribili in moto (solo se esperti), non c'è acqua corrente ma solo da pozzi o  sorgenti, l'energia elettrica viene erogata solo 8 ore al giorno in trance da due e sei ore, c'è un ospedale ma solo per casi di normale amministrazione, praticamente quando si arriva qui si fa un salto nel tempo e si può immaginare come fossero tutte le isole delle filippine dieci o quindici anni fa
. Con le foto che che vedrete sarà più facile capire  per voi come abbiamo vissuto 21 giorni sul nostro piccolo paradiso personale e quante cose fantastiche abbiamo visto ed assimilato per dei ricordi che rimarranno  impressi nelle nostre menti per sempre. Grazie Carabao !!!!!!!!!!



PRONTI PER MORIRE?

C'E' SEMPRE DA IMPARARE


LANAS

DOPO IL PASSAGGIO DI JOLANDA TIFON

DOVE FINIRA' ?

IL NOSTRO RESORT VISTO DAL MARE


BAGNO CON VISTA

CUCINA FAI DA TE?   SI'



SCUSATE POSSIAMO FARCI UNA FOTO CON VOI? QUESTI SONO POLIZIOTTI !!!!!!!!





ARMA MICIDIALE












2 commenti:

  1. Bello veramente bello, glad enjoy the experience with you and Many. Hope to meet you again.

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  2. thank you Carlos, enjoy for your new experience in Japan.we will meet you in Moal Boal. Ciao grande amico

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