domenica 7 luglio 2013

Siamo a Bali !!!!!!


Siamo arrivati a Bali !!!!!!! Lasciamo Giava e in 30 min. di ferry sbarchiamo nell' dei sogni ,dei templi Indù ,degli spettacolari terrazzamenti e paradiso dei surfisti . Da subito capiamo che qui sarà tutto diverso,le strade sono ben asfaltate e segnalate. Da Gilimanuk  a nord, la strada che attraversa il parco di Taman Bali Barat serpeggia tra il verde, e le molte scimmie presenti ci osservano speranzose di un lascito di cibo ma troppa è la voglia di correre felici. Solo 35 km e ci fermiamo a Goris sulla laguna di Novus Gawana da dove organizzeremo le immersioni sull'isola di Menjangan il sito più importante di Bali. Trovato un bel bungalow in mezzo alla natura e anche fortunatamente un diving che con soli 1.000.000 di rupie(80 euro circa) ci farà fare 4 immersioni (2 a testa). I diving gestiti da europei ci chiedevano esattamente il doppio dandoci la stessa qualità ed assistenza.

Che profumo da vin brulè
Aspettando il giorno per il diving pianifichiamo un giretto di 200 km all'interno dell'isola che faremo il giorno dopo belli riposati e ricaricati. Caricati gli immancabili poncho antiacqua , cominciamo a salire le belle strade e gli spettacoli che la natura ci offre ci fanno sostare più volte per far foto e anche solo per contemplare tanta bellezza. Lungo la strada il profumo intenso dei chiodi di garofano messi ad essiccare ci ricorda l'odore inconfondibile del vin brulè e i disegni che le terrazze piantate a riso disegnano sogno degne dei più estroversi architetti, proprio un bel viaggiare !!!!! Dopo aver raggiunto il punto più alto a quota 816 scendiamo sul mare dall'altra parte dell'isola ed ad attenderci ci sono onde giganti e buon pesce, che mangiate !!!!!

Sono sempre che lavoro !!!!!


La Tigre !!!!!!

Sul tardo pomeriggio ritorniamo scoprendo purtroppo che proprio davanti al nostro bel bungalow si teneva un non so quale stramaledetto festival Indù del C...... che ci ha tenuti svegli tutta la notte con musica a volume tipo concerto a S. Siro. Al mattino verso le 5.30 quando ancora la musica era al massimo volume siamo andati al porto ad aspettare la barca che sarebbe arrivata alle 9, ma non ne potevamo più e così almeno stavamo al silenzio. Una volta scesi in acqua tutto era dimenticato e la parete di 100 metri che scendeva sotto di noi ci eccitava e esaltava guardando gli spettacolari coralli ancora intatti e quando  a 25 metri di profondità, su una spiaggia bianca vedevamo per la prima volta centinaia di anguille far capolino dal fondo guardandoci, la nostra gioia raggiungeva picchi da urlo. La seconda immersione veniva compromessa un po' dalla fortissima corrente ma comunque tutto serve per far esperienza. Anche se torniamo verso le 15 decidiamo di cambiare location onde evitare che  il sottoscritto facesse qualche gesto degno del vero Gino matto. Solo 60 km per arrivare a Lovina ,sempre sulla costa dove veniamo avvicinati mentre correvamo in moto da un tipo in scooter che ci prometteva un bungalow in riva al mare super tranquillo a soli (8 euro) Sarà vero? Decidiamo di seguirlo e.......... Era tutto vero, in più c'era anche la colazione servita sulla nostra veranda dalla gentilissima propietaria !!!!!! Che C....... finalmente si dormiva e si poteva osservare il mare sorseggiando un caffè (solubile) Altro bel giro all'interno con visita sui tre laghi montani con una bella temperatura fresca visti i 1300 metri sl.  Essendo domenica,i laghi,erano super affollati con raduni di Vespe e di fuoristrada (che meriterebbero un post a parte) ma il clima di festa era veramente contagioso con gente che si divertiva anche a fare pic nic a bordo strada ballando e saltando. Dopo il solito diluvio pomeridiano, scendiamo a valle tra risaie verdissime vedendo il mare che si avvicinava lentamente a noi. Chiaramente dopo un giorno in moto ci vuole un giorno senza fare un c...... solo mare e sole, con pochi bagni, visto le condizioni da discarica pubblica che i Balinesi riducono il loro mare. Proprio non riusciamo a capire come tutti gettino in acqua senza riguardo alcuno qualsiasi cosa anche davanti alla propria casa. Se poi si guardano i canali interni e tutti i fossi si possono notare cumuli di plastica che ovviamente ad ogni pioggia di media intensità vengono trasportati in mare e poi riversati sulle loro spiagge. In certi tratti era impossibile camminare tra pannolini, stracci plastica di tutti i generi e qualche carcassa di animale. Vogliosi di un po' di frescura visto i perenni 30/35 gradi la visita al vulcano Batur era quasi d'obbligo. La strada comincia a salire da subito e dopo 50 km le curve perfettamente asfaltate mi inducono a scatenarmi in quello che so' fare meglio, piegare,piegare,piegare fino a toccare con le pedane per poi sentire una botta sul casco che mi riconduce ad una guida più consona per un viaggio in moto molto lontano da casa. Raggiunta quota 1700 sl. il freddo causa nebbia fitta e pioggia comincia a farsi sentire come una vocina dietro di me che dice: tornemo in spiaggia !!!! mai contenta la Manu ma la discesa successiva che ci porta a 1400 sl. mitiga il tutto. Lo scenario è davvero incredibile, immaginate un gigantesco cratere largo molti km con al proprio centro un vulcano attivo che quando le nuvole lo permettono ci va vedere che fuma e anche molto. Percorriamo la strada che gli gira intorno salendo e scendendo dalla sua nera lava che circonda i suoi fianchi. I colori predominanti sono il nero ed il verde, moltissime persone trovano lavoro estraendo ghiaia e sabbia nera creando uno scenario dantesco tra fuochi e fumo che invade la strada.


La Manu e la lava
Ci facciamo rapire da tanto spettacolo e quasi senza accorgersi la sera ci sorprende e perciò ritorniamo "velocemente"a "casa" perché guidare con il buio da queste parti non è mai una bella esperienza. Bali continua a stupirci e a meravigliarci, (spiagge a parte) ci fermiamo ad ammirare le donne  vestite con camicie di pizzo colorato , che portano doni e piccole offerte di cibo alle loro divinità, il tutto su cestini di foglie confezionati come piccoli pacchi regalo. In ogni luogo le offerte sono disposte con cura davanti alla porta d'entrata ogni mattina e pomeriggio, peccato che durino solo pochi minuti viste le onnipresenti galline che divorano il tutto in pochi secondi. Lasciamo il nostro super tranquillo bungalow speranzosi di trovarne un'altro simile ad Hamed che dista un centinaio di km. La bella strada costiera simil Croazia ci rapisce così arriviamo ad Amed carichi di allegria, la Manu ha cantato quasi tutto il viaggio.Fortuna fortuna!!!!! al primo contatto troviamo ancora di meglio per dormire e anche su una spiaggia degna di questo nome anche se nera come sempre. La tappa qui è obbligata per fare un'immersione sul più famoso relitto di Bali  il Liberty USS che giace a 30 metri di profondità ma vicinissimo alla costa tanto che si parte dalla spiaggia !!!!!!!! Le condizioni meteo marine al nostro arrivo cinque giorni fa erano pessime e così abbiamo dovuto aspettare fino ad oggi 7 luglio per prenotare l'immersione domani alle 7 am. Chiaramente in questi giorni ci siamo rilassati e riposati (immagino quello che state pensando) con la visita al tempio  Pura Desakih e al vulcano  Gunung Agung più sacro dell'isola alto 3142 metri sl.









3 commenti:

  1. Siete il mio libro di narrativa di viaggio. ...

    RispondiElimina
  2. Sempre emozionante leggere le vostre avventure, anzi Gino perché non scrivi più spesso. .....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Donatella, forse hai ragione sul fatto che dovrei scrivere più spesso ma a volte ho seri problemi per la connessione e l'ultimo post ho dovuto scriverlo tre volte caricando anche tutte le foto. Siccome quando scrivo, scrivo di getto, poi riscrivere non è più uguale il feeling e così a volte preferisco aspettare. Cercherò di esaudire il tuo desiderio, te lo prometto. Baci Gino

      Elimina