mercoledì 21 marzo 2012






 Scelta azzeccata arrivare a Chiang Rai di sabato,  così ci siamo goduti il mercato più importante e colorito della settimana. Pensavamo di aver già visitato dei bei mercati in thai  ma questo li supera tutti, una fila interminabile di bancarelle dei popoli di montagna che esponevano i propri prodotti artigianali e culinari strettamente regionali, un bombardamento piacevole di colori, profumi, rumori e canzoni  ad ogni angolo.Eravamo frastornati da tutto questo, ma nello stesso tempo attratti e coinvolti dall' atmosfera incantata di tutto quello che ci circondava.  La zona riservata alla" ristorazione " comprendeva una miriade di piccoli carrettini attrezzati come delle vere cucine da campo che cuocevano i più disparati cibi mai visti da noi prima. Siamo riusciti ad assaggiare degli ottimi grilli fritti (gusto gamberetti più o meno) ma la scelta era illimitata. Finiamo la serata partecipando a  balli di gruppo coinvolti dai soliti affettuosi thai che scattavano a noi le foto con il cellulare. Ma non dovrebbe essere il contrario? Ecco cosa intendo per frastornati!!!!!! Il giorno dopo  con la solita calma visitiamo un wat diverso dal solito frutto della mente (a mio vedere bacata) di un pittore/ architetto  famoso in thai. La struttura completamente bianca e ricoperta in parte da piccoli specchi al primo colpo d'occhio è veramente affascinante ma poi guardandolo bene non si riesce a capire dove comincia il luogo religioso e dove quello della scultura fatta esclusivamente per delle foto ricordo. Anno di costruzione 1997..............  Il nostro soggiorno a Chiang Rai prosegue con passeggiate e cavalcate in moto girovagando nelle stupende campagne  che circondano la città fermandoci a dar da mangiare agli elefanti sostando ammirati nel vedere le donne raccogliere il riso e  nell ' assistere alla festa dell' agricoltura con tanto di elezione della Miss locale, ecco perché alla sera siamo leggermente stanchini!!! Non potevamo non recarci al villaggio cinese che dista 40 km dalla città, assaporando il gusto della Cina senza attraversare il confine. Le estesissime piantagioni di tè rendono questo luogo unico in thai. Una volta zona regina della produzione di oppio oggi santuario del tè e del turismo pulito. Nel rientrare a "casa" lungo i tanti tornanti acquistiamo da persone sedute sul ciglio della strada parti di alveari selvatici grondanti di miele e con le api non propriamente d'accordo che ci ronzavano attorno. Bere il miele così penso sia una di quelle esperienze che non puoi dimenticare  mai. Poi penso; e se non viaggiassi in moto? un brivido mi pervade tutto e guardando la tartaruga non posso che volergli bene e ringraziarla. Pensate che solo oggi 21/03/2012 stiamo decidendo dove andare domani, più liberi di così!!!!!!!! Ora arrivati all' estremo nord della Thailandia già pensiamo alle spiagge bianche che ci attendono quando saremo arrivati al confine Cambogiano ma prima ci sono altri mille km di chissà quali avventure ed esperienze, se pensate che da Bangkok a Chiang Rai ci sono 800 km e noi ne abbiamo percorsi 2200 circa, come andrà a finire non si sà.

1 commento:

  1. ciao Manu e Gino, ho letto del vostro viaggio tutto d'un fiato e nonostante io sia in un ufficio mi sono tanto immedesimata nelle vostre esperienze che ho pianto e riso con voi (mal di piedi a parte!!!) Le vostre storie sono un crescendo di emozioni che coinvolgono. Mi sà che invio il tuo blog alla trasmissione "alle falde del kilimangiaro" sono sicura che ti contatteranno per farti il loro inviato speciale!!! Un abbraccione ed alla prossima avventura avventurosa.

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