domenica 4 marzo 2012






Mae Sariang è propio deliziosa, tutto è ancora originale Thai, prevediamo di soggiornare minimo tre giorni. Passiamo il pomeriggio in rilassamento totale girovagando per le sue stradine, in particolare il lungo fiume con molti Resort, ancora tutti in tek. La Manu approfitta subito per l' ennesimo massaggio ai piedi, dopo un ora è come nuova, la sua massaggiatrice ci consiglia un bel locale, dove ceniamo e ascoltiamo musica rock Thai (che risate)  dal vivo, con gente del posto che tracanna whisky e soda a volontà, qui in Thai non esiste pranzo o cena in compagnia senza la bottiglia di whisky, che anche se diluito vediamo procurarne i classici effetti dell'alcol. 03/03/2012 Oggi dedicheremo la giornata alla visita della vallata che circonda Mae Sariang con i suoi Wat shan-birmani, che si stagliano sulle cime delle colline circostanti e alla ricerca del secondo albero di tek più grande della Thailandia. Ricerca che ci ha impegnato  tutto il pomeriggio visto che in queste zone nessuno parla una parola di inglese e tutte le indicazioni (quando ci sono) sono in lingua thai. Il sentiero per raggiungere il famoso ed adorato albero si snodava tra colline completamente bruciate ma che creavano una atmosfera unica,  quando oramai non ci credavamo più dopo una ripida discesa sterrata ci si si presenta davanti LUI il maestoso albero era presidiato da una guardia armata ma decisamente felice di vederci e fiero di posare con noi per una foto. Felicissimi del ritrovamento dopo poco rientravamo a "casa"guardandoci ogni tanto e dicendoci "no xe possibile" !!!!!!! 04/03/2012 Anche oggi tanto per cambiare decidiamo una escursione di circa 50 km attraverso una tortuosa strada di montagna per raggiungere il villaggio  di Mae Sam Laep  che sorge sulle rive del fiume Mae Nam Salawin  sito abitato da profughi birmani molti dei quali di religione musulmana. Vedere dall'altra parte del fiume militari birmani armati controllare la zona ci aveva creato un po' di apprensione  ma le altrettanto guardie armate thai ci hanno rassicurato a tal punto che abbiamo deciso di fare un escursione in barca lungo il fiume stesso.  Mentre ci inoltravamo  per vari km lungo le sue acque attraversando tratti di giungla incontaminata  la Manu mi ripeteva, "ti gà voesto l'avventura? Ecco ea!!!!!!!  La nostra mitica tartaruga(moto) ci riportava a "casa" non senza qualche cigolio di troppo ma sempre in forma e pronta per i 150 km che domani ci porteranno a Mae Hon Song.  Garantiamo a tutti voi che la Thailandia e i suoi abitanti sànno dare tanto,  tutto è più facile di quello che da questo nostro racconto sembra, basta solo un po' di curiosità e avere sempre e ribadisco sempre un gran bel sorriso per  tutti!!!!!!!!

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